Formazione, Comunicazione e informazione
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Re: Formazione, Comunicazione e informazione

Si sta facendo tanto sul "singolo" volontario con il lavoro degli psicologi, principalmente durante il servizio e con proposte per l'assistenza del volontario anche al rientro a casa, ma credo sia altrettanto importante lavorare sull'aspetto sociale.
Un paese, una città, una regione feriti si comportano come un individuo nelle stesse condizioni, è importante che i capi squadra e i coordinatori dei campi siano informati da sociologi che formino queste persone basandosi su studi sociali fatti anticipatamente, mi riferisco agli aspetti multirazziali, multilingue, commerciali, della comunicazione, religiosi....tutto quello che rientra nella parola "società" specialmente in una condizione di forte stress e dolore.
L'atteggiamento dei volontari in una situazione d'emergenza in una comunità montana deve essere diversa da quella in una città marittima, in un'isola o in una grande città.
Re: Formazione, Comunicazione e informazione

Creare uno staff di lavoro tra psicologi e sociologi per realizzare due questionari:
-Il primo riguarda il singolo individuo, il volontario, che lo deve compilare prima di fare il corso base perché questo crei uno schema che lo identifichi come predisposizione e attitudine, non solo per le sue competenze e professionalità (patenti specifiche, abilitazioni, esperienze lavorative e sanitarie....) ma anche lui a livello caratteriale, riuscire ad identificarne le sue attitudini o debolezze per il futuro utilizzo nelle emergenze...e capire se è una persona adatta a fare il volontario o meno e in che modo.
-Il secondo riguarda i Sindaci di ogni Comune, piccolo o grande che sia, che permetta di individuare le caratteristiche di quella città/paese non solo geograficamente ma anche a livello umano (fascia di età), razziale (quanti immigrati e di che tipo e in quali zone abitano), di comunicazione stradale (ferrovie, stazioni, strade, piste ciclabili, fiumi navigabili....), aziendale/commerciale.....e direi anche di segnalare e tenere aggiornate le eventuali situazioni sociali critiche dovute a vari motivi: manifestazioni aziendali; cittadini dimostranti in certi quartieri...ecc.
Questi due questionari servirebbero per confrontare in maniera immediata le rispettive predisposizioni e capacità nell'affrontare l'emergenza, cioè a livello di individuo e sociale, creando i gruppi di lavoro più adatti e più adeguati per gestirla.
Re: Formazione, Comunicazione e informazione
