Amministrazione Condivisa

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Anche Catanzaro ha il suo Regolamento per l’amministrazione condivisa

Intervista al Presidente del Consiglio comunale e una cittadina attiva per approfondire sfide e aspettative verso questo nuovo percorso di Carlotta Paladino

Una bella notizia per i cittadini di Catanzaro. ll Consiglio comunale della città ha infatti approvato nel mese di luglio 2023 il Regolamento per l’amministrazione condivisa, fornendo alla città lo strumento principale per collaborare con i cittadini del capoluogo calabrese.

Carlotta Paladino, in un articolo per Labsus, attraverso un’intervista al Presidente del Consiglio comunale, Gianmichele Bosco, e di Giulia Menniti, cittadina attiva che da subito si è attivata per far sì che anche a Catanzaro prendesse il via il percorso di collaborazione tra comunità e amministrazione, ci racconta come si è arrivati a questo risultato e quali saranno i prossimi passi che l’amministrazione farà per dare concreta attuazione al Regolamento, a partire dalla sua diffusione tra i cittadini.
L’intervista a due voci ci offre un vivace spaccato del percorso, visto da due punti di vista molto diversi, ma ci offre anche la certezza che le relazioni costruite attraverso questa esperienza, porteranno molte novità in città.

Se da un lato Giulia Menniti ci racconta come nel suo percorso di lavoro si sia imbattuta nell’attività e nei valori promossi da Labsus e che la curiosità per il tema l’abbia spinta a intraprendere corsi di formazione, con l’obiettivo di vedere realizzarsi anche nella sua città un percorso serio sull’amministrazione condivisa, dall’altra il Presidente del Consiglio comunale pone alcune riflessioni sul bisogno sia di adeguamento della ”macchina” comunale dal punto di vista organizzativo che dalle necessità di “manutenzione” alle competenze del personale.

Ciò detto gli intervistati dalla Paladino ci mostrano come l’adozione di un Regolamento non sia il punto finale di un percorso ma un nuovo inizio ricco di sfide, che potrà essere vincente se tra amministrazione e società civile si insediassero rapporti non solo collaborativi ma soprattutto di fiducia reciproca.

Se volete approfondire questa esperienza, leggete l’articolo integrale

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