Amministrazione Condivisa

Finalmente! Parte anche a Roma l’amministrazione condivisa dei beni comuni

Focus sul nuovo Regolamento approvato, a cura di Gregorio Arena

L’articolo che il Professor Gregorio Arena ha pubblicato su Labsus, ci offre un  primo commento a caldo  della sofferta approvazione del nuovo Regolamento per l’amministrazione condivisa dei beni comuni di Roma Capitale.

Il testo integrale, allegato all’articolo, è reputato da Arena un buon dispositivo e nel suo editoriale, si propone in particolare – più che a raccontarne la genesi – fare alcune brevi considerazioni, finalizzate a facilitarne l’applicazione sia da parte dei cittadini che dell’amministrazione comunale. Anche se Arena scrive il suo pezzo, considerando soprattutto il punto di vista del cittadino.

Innanzitutto, il professore chiarisce che il Regolamento è un testo stratificato, risultato di tanti interventi diversi, di soggetti diversi, con obiettivi diversi. Il punto di partenza originario è stato, otto anni fa, con  la bozza di Regolamento che lo stesso Labsus aveva redatto nella primavera 2015 insieme con alcuni funzionari capitolini in un gruppo di lavoro voluto dalla Giunta stessa,  ma che purtroppo non sarà mai approvata per la caduta della Giunta Marino.

Nel 2018 fu presentata in Campidoglio, sotto forma di proposta di delibera di iniziativa popolare, un nuovo testo, ma dopo anni di defatiganti discussioni nelle commissioni consiliari la proposta di delibera di iniziativa popolare nel gennaio 2021 fu bocciata in Aula.

Ci si riprova nel 2022, e il 24 novembre 2022 il testo del Regolamento viene approvato dalla Giunta Capitolina, cominciando l’iter procedurale, durante il quale viene ulteriormente modificato accogliendo le osservazioni dei Municipi e delle Commissioni consiliari. Ancora modifiche nella discussione d’Aula ed infine, approvato il 23 maggio 2023.

Con questa premessa Arena ci propone una dettagliata serie di specifiche sia riguardo al testo che ai portatori di interessi e ai diversi punti di vista affrontati nella discussione sul provvedimento.

Labsus, che ha seguito tutto il processo e che da anni affianca i cittadini nella proposizione di patti collaborativi, durante l’iter ha sempre lavorato con la sola preoccupazione: arrivare ad un testo che tenesse conto delle esperienze più avanzate realizzate nel frattempo sulla materia e regole semplici e applicabili da parte di ogni cittadino.

L’articolo, quindi, esamina i tempi di approvazione progettuale, l’apertura alle imprese a proporre patti di collaborazione fermo restando che non è prevista nessuna retribuzione per attività collaborative,  i modelli di amministrazione condivisa applicabili con il Regolamento, la norma di recesso dal patto e le possibili conseguenze…

Arena come sempre ci offre interessanti spunti e anche possibili soluzioni alle problematiche aperte, palesando con molta franchezza i punti deboli del testo, ma invitando anche a non spaccarsi la testa e a procedere ad una sperimentazione applicativa.

Per affrontare quindi il testo della delibera ed il relativo Regolamento è senza dubbio consigliatissima la lettura di questo articolo nella sua versione integrale, aggiungendo infine, che Labsus è a disposizione per cercare di chiarire, a cittadini o funzionari, eventuali applicazione dello stesso Regolamento. A tale scopo è possibile scrivere a contatti@labsus.net.

 

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