L’Amministrazione condivisa come processo politico
L’editoriale che vi proponiamo questa settimana è un articolo scritto da Paolo Bonasora, Presidente Labsus, che ci offre una profonda riflessione sul significato del concetto di sussidiarietà.
Infatti, sebbene le esperienze di cura dei beni comuni attraverso, in particolare, i patti di collaborazione, continuano a crescere in numero e qualità, molte amministrazioni non hanno effettivamente colto il pieno significato del principio costituzionale di sussidiarietà e la sua portata rivoluzionaria.
Non basta infatti l’adozione di un Regolamento sui Beni Comuni o la sottoscrizione di uno o più patti di collaborazione per poter dire compiutamente di stare applicando un modello di amministrazione condivisa.
Come sottolinea Bonora “Il cambiamento provocato dal principio costituzionale di sussidiarietà orizzontale non è un diverso equilibrio tra intervento statale e intervento privato ma un cambiamento dello status degli attori e delle loro relazioni”
L’articolo, ci evidenzia molto chiaramente che le comunità di pratiche che si diffondono, l’attenzione alla cura del territorio, gli spazi cittadini che si rigenerano contrastando il degrado e diventando luogo di socialità, le relazioni informali che si generano e che arricchiscono la collettività, le inedite sinergie che generano visioni innovative, sono un ulteriore valore ben al di là dell’obiettivo pratico previsto da un patto di collaborazione.
Valori di cui un’amministrazione che voglia definirsi condivisa deve tenere conto, riconoscendo un ruolo diverso a chi ha deciso di partecipare mettendo in gioco non solo parte del proprio tempo ma spesso anche sé stesso.
Un articolo estremamente stimolante quindi, per spunti e proposte, che vi invitiamo a leggere nella sua versione integrale.