L’isolo che c’è. E non è solo fantasia
In Provincia di Brescia, a due passi dal Lago di Garda, nel Comune di Gavardo (BS) che conta poco più di 12.000 abitanti, sempre più cittadini attivi si prendono cura del proprio paese.
Una ricca esperienza di cui ci parla Sara Cavalieri in un articolo pubblicato da Labsus, che racconta il percorso fatto dagli abitanti, e valorizzata dall’amministrazione comunale con l’adozione di un Regolamento per l’amministrazione condivisa dei beni comuni.
In particolare, l’idea che ha allargato la rete di cura del territorio e degli spazi comunali, ha visto il recupero dell’Isolo: un’isola artificiale tra il fiume Chiese e il Naviglio Grande Bresciano.
Questa zona, utilizzata a vari scopi fino al dopoguerra, era completamente inglobato dalla vegetazione e ridotto in una situazione di completo degrado.
Grazie agli Amici dell’Isolo, che hanno riconosciuto in questa lingua di terra un bene comune di cui prendersi cura, la foresta è diventata parco ed ora ospita qualsiasi persona si voglia godere un po’ di tempo all’aria aperta. Ma le attività non si sono limitate alla manutenzione del verde. Sono infatti nate ulteriori idee e progettazioni che hanno arricchito la produzione culturale, la conservazione della memoria storica e l’educazione ambientale del comune di Gavardo, permettendo di organizzare numerose rassegne, concerti, spettacoli teatrali, mostre e presentazioni di libri aperte a tutto il paese e il circondario.
Come spesso succede, il coinvolgimento dei cittadini ha generato un entusiasmo tale, che sono nati spin-off ma anche nuove proposte legate, ad esempio, educazione ambientale ai bambini delle scuole.
Proprio su questo punto, l’articolo ci offre anche la vision dello sviluppo futuro, documentando non solo un esempio dei patti realizzati, ma indicandoci la strada del coinvolgimento delle nuove generazioni nella cura del proprio territorio e dei beni pubblici.