La cura dell’ambiente porta l’Università fuori dalle aule
Il patto “Il mio capitale verde: investire in conoscenza e nell’ambiente” rappresenta un interessante modello che propone una novità nella promozione ed incrementazione del verde urbano.
Il caso, descritto dettagliatamente dall’articolo realizzato a Roberta Tonanzi per Labsus, è un importante esempio di collaborazione tra istituzioni, nella fattispecie l’Università di Verona e l’Amministrazione comunale scaligera, tanto da essere segnalata dalla stessa Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASVIS) come una delle best practice per il perseguimento del GOAL 11 dell’Agenda 2030.
Nello stesso anno in cui tale progetto vedeva la luce, il 2017, l’amministrazione comunale adottava il suo Regolamento per l’Amministrazione condivisa dei beni comuni – soltanto di recente modificato e migliorato – e, tanto per l’Ateneo quanto per il Comune, lo strumento del Patto di collaborazione per la sua realizzazione è apparsa la soluzione ottimale.
Infatti, il Patto, che temporalmente può articolarsi in due fasi, con la pandemia come spartiacque, ha visto, tra il 2018 e il 2019, la progettazione e la realizzazione della piantumazione di nuovi alberi proprio in aree di proprietà del Comune. In particolare, a marzo 2018, in un parco collocato nella zona universitaria di Veronetta, sono stati piantati 12 Ginkgo Biloba – uno per ogni Dipartimento dell’Università; mentre, a novembre 2019, presso il polo universitario Ca’ Vignal, sono stati messi a dimora 70 alberi, pari al numero di corsi di laurea triennale e magistrale attivati dall’Ateneo. Questa seconda piantumazione è avvenuta al termine di un processo partecipativo che ha coinvolto più di mille persone, tra studenti e dipendenti dell’Università, nella scelta delle specie arboree, avvenuta tramite il sondaggio “Vota il tuo albero”.
La pausa covid non ha fermato il progetto, ma si è invece messo a punto il suo proseguimento, sulla scia della transizione ecologica che ha interessato – e che continua ad interessare – l’Università di Verona, particolarmente impegnata sullo sviluppo sostenibile.
Nel 2020 si è così deliberato di ricomprendere nell’ambito del Patto la realizzazione di una delle quattro aree pic-nic dell’Ateneo, arricchendo l’area prescelta con specie arboree donate dal reparto Carabinieri biodiversità di Verona – Centro nazionale biodiversità di Peri, che hanno poi aderito allo stesso Patto.
Per il successo e la diffusione del processo, che ha saputo coinvolgere e responsabilizzare i giovani, un elemento strategico è stato l’ausilio della tecnologia. Lo sviluppo di un’App dedicata – “Il mio capitale verde” ha consentito un agevole accesso alla conoscenza delle caratteristiche del patrimonio arboreo, dando avvio ad un censimento partecipato del capitale verde di Verona, di cui gli studenti delle scuole superiori sono stati i protagonisti.
Per allargare la partecipazione agli studenti universitari, si stanno pensando ad incrementi progettuali, quali incontri tematici come Pillole di Sostenibilità, ma non mancano vere e proprie proposte didattiche, quali “UNIVeRde: impara il green engagement, finalizzate all’educazione ambientale.
Nell’articolo integrale oltre alla storia del progetto, gli sviluppi su cui si punta per fare dell’Università non solo un luogo di studio, ma anche un luogo di aggregazione sociale.