Le nostre periferie, oltre il tempo e lo spazio
Luoghi Comuni, il progetto curato da Labsus in collaborazione con Italia Nostra Onlus – Centro di Forestazione Urbana, orientato alla rigenerazione e cura condivisa di spazi aperti collettivi come beni comuni, è ufficialmente terminato.
Viene quindi naturale fare un piccolo bilancio di cosa, questa esperienza, abbia effettivamente realizzato sul territorio milanese, in coerenza ai principi del progetto generale Lacittàintorno - di cui Luoghi Comuni fa parte - e che la Fondazione Cariplo ha finanziato con l’idea di promuovere il protagonismo degli abitanti nella vita pubblica.
Nell’articolo di Milena Taverna, quindi, non solo sono ampiamente descritti i percorsi e gli interventi apportati nel quartiere Adriano a Corvetto, da via Padova al borgo di Chiaravalle, attraverso ben 13 patti di collaborazione attivati, ma sono raccontate esperienze e aggiunte importanti riflessioni rispetto al cambiamento generato sia materialmente nel quartiere che sulla comunità.
I patti di Luoghicomuni oggi attivi includono 45 diversi enti del terzo settore, 5 istituti scolastici, 10 gruppi informali di cui 2 social street, 90 cittadini singoli firmatari e centinaia di bambine e bambini delle scuole coinvolte, 12 piccoli commercianti, oltre a incrociare tante progettualità che insistono su diverse scale ma quello che è più importante è la nuova forma di consapevolezza, acquisita tra i cittadini che sono diventati “compagni di viaggio”, cioè: che si può cambiare, sempre e ovunque. Nel proprio quartiere, nella propria città, in Italia, nel mondo intero.
Se volete quindi sapere cosa ne è stato del parchetto malandato di via Ravenna adiacente la scuola Filzi, in Corvetto o dell’ ampio giardino chiuso da tempo vicino la scuola San Mamete, nei pressi di piazza Costantino – la porta bistrattata di quartiere Adriano, così com’è si è ritrovata nella cittadinanza fiducia e senso di appartenenza, l’invito è a leggere l’articolo integrale della Taverna e le precedenti news del percorso fatto.