Negli spazi di comunità si fa “esperienza di futuro”
Community hub, portinerie, poli civici e di aggregazione, luoghi di innovazione aperta e collaborativa, presidi civici, nuovi centri culturali e centri culturali indipendenti… Cosa hanno in comune tutte queste pratiche dal basso e a base comunitaria di riuso a fini socio culturali del patrimonio? Qual è la rilevanza del fenomeno alla scala nazionale? In che modo concorrono a infrastrutturare il territorio di nuovo welfare di prossimità? In che relazione stanno con le politiche pubbliche e in che modo le pubbliche amministrazioni possono attrezzarsi per sostenerne la nascita, lo sviluppo e la durata nel tempo? La ricerca valutativa pubblicata a Dicembre 2023 dal Nucleo di Valutazione e Analisi per la Programmazione (NUVAP) – Dipartimento Politiche di Coesione, della Presidenza del Consiglio dei Ministri e intitolata “Spazi di comunità. Ricerca valutativa sulle pratiche di riuso di spazi dismessi a fini collettivi” si confronta con queste domande di ricerca, offrendo, per la prima volta, uno sguardo di sistema e alla scala nazionale su un fenomeno di crescente interesse.
La fotografia che la ricerca ci restituisce è quella di un panorama caleidoscopico di esperienze plurali e vivaci, animato da quel protagonismo contagioso delle comunità di cittadini attivi che si mobilitano per la cura dei beni comuni, ma anche la carica innovatrice e trasformativa che arriva da quelle pubbliche amministrazioni (sempre più numerose in Italia, in particolare a livello locale) che escono dai propri uffici e dalle proprie confortevoli (talvolta asfittiche) routine, per lavorare insieme e a supporto di tali pratiche, riconoscendo in queste quegli enzimi civici e sociali in grado di rinsaldare la relazione tra istituzione pubblica e territorio, tra politiche e bisogni.
E’ questo l’incipit dell’articolo pubblicato da Labsus e scritto da Emanuela Saporito, Ricercatrice e membro Labsus, a cui segue una intervista con due dei 6 ricercatori che hanno lavorato alla pubblicazione. Ne viene fuori un quadro molto interessante, supportato da esempi concreti e analisi profonde che ricomprendono una selezione di ben 85 policy promosse in Italia tra il 2012 e il 2022 da tutti i livelli della pubblica amministrazione e dagli enti del privato sociale.
Per conoscere i dettagli della ricerca, l’invito è a leggere l’intervista realizzata che ne offre, di fatto un sunto e una piacevole introduzione.