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Quando la rigenerazione urbana è un gioco da ragazzi

A San Giovanni Valdarno (AR), i giovani del borgo si sono impegnati in un percorso di rigenerazione urbana, per riscoprire la bellezza dei luoghi e per rafforzare i legami di comunità di Rossana Caselli

Quante volte abbiamo sentito dire, da parte di istituzioni e Scuola, della necessità di dare attenzione ai giovani e renderli protagonisti dei cambiamenti nella propria comunità?

Bene, nel Comune di San Giovanni Valdarno, questo impegno è stato concretizzato attraverso un bel progetto, che ha avuto nella cittadinanza attiva e nella declinazione del principio di Beni Comuni, il suo fulcro.

Il percorso, realizzato dall’amministrazione in collaborazione con Labsus e Simurg, ha visto il coinvolgimento dei giovani del paese dai 14 ai 18 anni, particolarmente colpiti dalla carenza di socializzazione causata dal covid.

Grazie al bando regionale della partecipazione (L.R.46 del 2013), con cui la Regione Toscana, ormai da quasi 10 anni, co-finanza i processi partecipativi, si è organizzato, un concorso di idee.

Supportati da tutte le scuole del territorio, si è chiesto ai ragazzi come avrebbero voluto la città e cosa sarebbero stati disposti a fare per renderla più a loro misura.

Oltre all’ascolto e al coinvolgimento elaborativo si è, parallelamente, organizzato per i ragazzi una scuola di cittadinanza per diventare “animatori della comunità” e corresponsabilizzarli a cosa significa essere cittadini attivi e prendersi carico del bene pubblico, e per gli adulti un percorso da “costruttori” costituendo un gruppo di aiuto, per concretizzare le idee che sarebbero scaturite dalla co-progettazione dei giovani.

L’articolato percorso è stato estremamente produttivo, ricco di idee e di stimoli per tutta la Comunità: dalla rigenerazione di spazi abbandonati, all’animazione del centro storico, al miglioramento – anche in termini creativi – degli spazi antistanti le scuole.

Poiché il Comune era già dotato di un Regolamento dei beni comuni alcune delle proposte dei ragazzi si sono concretizzate in veri e propri Patti Collaborativi, altri lo diverranno presto.

il 18 giugno 2022 ci sarà l’ultima tappa del percorso con la presentazione pubblica delle proposte e la premiazione dei ragazzi che non solo hanno partecipato ma continueranno il loro impegno di “cittadinanza attiva” in maniera autonoma.

Di questa esperienza, dei risultati e dei dettagli delle proposte scaturite, e che sono state oggetto anche di video, ci parla l’articolo di Rossana Caselli, pubblicato da Labsus.

Vai all’articolo integrale

 

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