Un Casale per tutti: nuova vita al Parco dei Poggetti
Ogni settimana Labsus laboratorio di sussidiarietà, ci presenta esperienze concrete di come la collaborazione tra Amministrazione Pubblica e società civile possa offrire una opportunità ben al di là dell’eventuale valorizzazione di un luogo o di un’area verdi, bensì risaldare una comunità grazie ai legami sociali che si creano e alla riscoperta di luoghi e tradizioni che sono spesso parte importante dell’identità collettiva di un territorio.
L’esperienza, che Lorena Di Maria ci racconta, è quella fatta dal Comune di Rosignano Marittimo (LI) che dal 2019, attraverso un patto di collaborazione, è riuscito a restituire ai propri cittadini e ai tanti turisti che ogni anno vengono a visitare la Riserva Naturale Regionale dei Monti livornesi, il Parco e Casale dei Poggetti.
L’Amministrazione comunale aveva infatti restaurato l’immobile ma aveva la necessità di reperire le risorse finanziarie e umane necessarie per la gestione diretta dello spazio, rimasto per anni inutilizzato. E’ stato così emanato un avviso pubblico per raccogliere manifestazioni d’interesse da parte di cittadini attivi, singoli e associati, con i quali costruire e sottoscrivere un Patto di collaborazione per la sua cura e gestione condivisa.
E’ nato così il patto denominato Un casale per tutti. Tra le prime organizzazioni firmatarie c’è la Federazione Nazionale Giubbe Verdi – Compagnia Alta Maremma, di cui fa parte Davide Ferrari, che Lorena Di Maria intervista, facendosi raccontare la trasformazione che il patto ha comportato sia come tutela del luogo che opportunità per la cittadinanza e il territorio.
Oggi, dopo tante iniziative intraprese il patto è stato rinnovato, rafforzandosi con unampliamento della rete di associazioni coinvolte nel progetto, grazie all’adesione di: l’Associazione Allways Allways, l’Associazione Amici della Natura Rosignano, l’Associazione Il Giardino di Terracotta e Bruno Quochi.
Attraverso domande e testimonianze dei rappresentanti istituzionali e i volontari, la Di Maria ci offre uno spaccato sulle cose già realizzate, come eventi culturali, passeggiate guidate nella natura alla scoperta di piante e animali, laboratori dedicati alle famiglie, slow camp durante l’estate dedicati ai giovani, festival, le attività di pulizia dei sentieri e di osservazione notturna del cielo ma soprattutto ci racconta le prospettive per il futuro del territorio e i profondi legami che si sono creati tra i partecipanti attivi, l’amministrazione e i cittadini. Legame che offre una speranza di sviluppo economico e sociale sostenibile, per Rosignano Marittimo ma anche per i comuni limitrofi.
Per conoscere i particolari del progetto e delle attività organizzate, l’invito è a leggere il racconto integrale di Lorena Di Maria.