Un Ecomuseo come cabina di regia dei Patti di collaborazione
Questa settimana Labsus ci offre lo spaccato di una interessante esperienza, attraverso l’ intervista che Daniela Ciaffi ha realizzato con Raul Dal Santo, dipendente del Comune di Parabiago (ufficio Ecologia) e curatore insieme a Ivano Colombo dell’Agenda locale 21 di Parabiago.
Parabiago (28.000 abitanti, Città metropolitana di Milano) infatti, nel 2003 aderisce alla Carta di Aalborg impegnandosi nel processo d’attuazione dell’Agenda 21 a livello locale. Nel 2007 apre il forum locale partecipativo e nel 2008 riconosce l’Ecomuseo comunale. Da questa esperienza seguirà poi, nel 2016, l’adozione del Regolamento per l’Amministrazione condivisa dei beni comuni, decidendo che lo stesso Ecomuseo diventi la cabina di regia dei Patti di collaborazione.
l’Ecomuseo nasce nel 2008 insieme al Parco dei Mulini come Patto tra 5 Comuni, non solo con un approccio di pianificazione partecipato, ma anche di gestione condivisa. Nella prima fase, tra il 2013 e il 2014, l’Ecomuseo ha facilitato questo modo di pianificare, attraverso il patto per il fiume Olona ma poi non ha più organizzato altri progetti. La propria attività è infatti evoluta partendo dal mettere a disposizione l’esperienza maturata dagli addetti, e facendo da facilitatori di iniziative di cittadine e cittadini, singoli e associati, in linea con le attività culturali, ambientali ed ecomuseali. Attraverso questo coordinamento, che ha permesso di evitare doppioni di progetti ed ottimizzazioni delle risorse, sono fiorite diverse iniziative che hanno dato strutturazione e sicurezza (anche in termini assicurativi) alle iniziative intraprese sul territorio relativamente ai Beni Comuni.
Lo stesso Ecomuseo ne ha provveduto alla mappazione attraverso la pagina dedicata #Condivido Parabiago.
Per leggere l’intervista e avere un dettaglio delle attività realizzate e anche delle difficoltà incontrate, l’invito è a leggere l’articolo integrale di Daniela Ciaffi.