Verona, cinque anni di Amministrazione condivisa: ecco com’è andata
Questa settimana, a corredo della bella intervista a Lisa Lanzoni Responsabile del Servizio Innovazione Amministrativa del Comune di Verona realizzata da Giulia Marra, Labsus ci propone un articolo della stessa autrice.
La Marra, in questo “pezzo”, non solo ci propone i contenuti del primo Report sui "Patti di sussidiarietà" realizzati dall’amministrazione comunale di Verona dal 2017 al 2022, ma ci riporta le fasi più salienti dell’evento di presentazione della pubblicazione, con le prime analisi degli amministratori su quanto realizzato nel territorio.
L’avventura dell’Amministrazione Condivisa del Comune di Verona, è iniziata nel marzo del 2017 con l’approvazione con Deliberazione del Consiglio comunale del Regolamento per l’attuazione della sussidiarietà orizzontale mediante interventi di cittadinanza attiva.
Da allora ad oggi sono stati stipulati più di 130 Patti di sussidiarietà negli ambiti più vari e che raccontano la collaborazione per i beni comuni tra Comune e cittadini attivi.
I numeri del Report
14 uffici Comunali coinvolti trasversalmente e ben 40 funzionari del Comune, a cui si uniscono circa 4.600 cittadini attivi, più un numero di beneficiari che si aggira intorno agli 85.000 cittadini. Sono questi i dati che sottolineano l’impegno dell’Amministrazione e, contemporaneamente, la vivacità e l’interesse del territorio ai principi dei Beni Comuni.
Le scelte dell’Ente
Il successo ottenuto dall’ampia diffusione dei Patti di sussidiarietà è frutto delle scelte coraggiose fatte dal Comune di Verona che ha incardinato i patti di collaborazione in uno strumento giuridico preciso – quello degli accordi amministrativi – ed è stato uno dei primi comuni medio-grandi a creare un servizio strutturato vero e proprio, aperto sul territorio tutta la settimana, ad orario pieno, attraverso le Circoscrizioni. Il punto di prossimità più vicino ai cittadini.
Gli impegni dell’Amministrazione
La valutazione dei Patti di collaborazione realizzati, non è comunque una mera lista quantitativa, l’amministrazione comunale ha voluto infatti chiedere, sia ai cittadini attivi direttamente coinvolti nelle azioni, sia ai cittadini che, anche se non direttamente coinvolti, fruiscono dei risultati positivi delle azioni di sussidiarietà di raccontare periodicamente gli esiti dei Patti di sussidiarietà attraverso delle schede di monitoraggio, i cui risultati sono ora pubblicati nel Report.
Infine, l’Ente si è impegnato a rendere ciclica la pubblicazione del Report, presentandolo di anno in anno e raccontando le evoluzioni e i nuovi Patti che verranno realizzati, attraverso un evento pubblico.
Se volete conoscere meglio l’approccio metodologico e i risultati conseguiti, nonché leggere il Report e gli esempi riportati, l’invito è a leggere l’articolo di Giulia Marra .