Volete rigenerare la democrazia? Comunicate (bene) con i cittadini
Avevamo già la consapevolezza di una solida intuizione emersa dall’esperienza sul campo. Ora abbiamo la certezza fornita da un’autorevole ricerca sperimentale. La comunicazione delle politiche pubbliche, concretizzatesi in buone pratiche che “mettono i cittadini al centro dei processi decisionali”, è sempre più considerata strategica: uno strumento abilitante l’Open Government, ossia quel profilo di una cultura della governance delle nostre democrazie fondata su principi quali trasparenza, accountability, integrità e partecipazione.
Lo afferma il primo Rapporto sulla Comunicazione pubblica (Il contesto globale e la strada da seguire) presentato dall’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo Sviluppo Economico), a febbraio 2022, e frutto della raccolta di dati su politiche e pratiche in 46 paesi e 63 istituzioni (oltre alla Commissione Europea), con un obiettivo preciso: sottolineare la necessità di una buona comunicazione, che coinvolga l’intera infosfera, Terzo settore e volontariato compresi, e che può essere efficace per restituire fiducia verso il settore pubblico, e così contribuire alla rigenerazione di una democrazia insidiata e in crisi di legittimità.
Parte da queste considerazioni l’articolo di Vittorio Sammarco pubblicato su Labsus, che vi invitiamo a leggere integralmente, visto l’interessante affondo sugli indicatori proposti dall’Ocse per una comunicazione pubblica più efficace e il salto culturale necessario alla Pubblica Amministrazione per applicarli con rigore.
Solo in questo modo sarà possibile avviare un dialogo bidirezionale che offra anche ai cittadini la possibilità di dare davvero il proprio contributo nella definizione delle politiche pubbliche, ivi compreso il tema della cittadinanza attiva e dei Beni Comuni.