Legge 14, l’incontro tra i giovani e il mercato del lavoro
I tre progetti di Legge 14 dell’Unione Terre di Mezzo (Reggio Emilia), Unione delle Terre di Castelli (Modena) e Unione dei Comuni di Savena Idice (Bologna) si rivolgono ai giovani in una doppia chiave: da una parte insistono sull’importanza dell’aggregazione in presenza, soprattutto dopo il periodo pandemico della COVID - 19, e dall’altra sul proworking, ovvero azioni mirate all’avvicinamento al mondo del lavoro.
Territori diversi tra loro, hanno messo in campo progetti rispondenti alle esigenze della popolazione giovane locale per fare da ponte tra il percorso formativo e quello esperienziale in ambito lavorativo.
Parte rilevante del lavoro di questi progetti è intercettare i bisogni della popolazione giovanile attraverso momenti di confronto sulle difficoltà e necessità di chi si affaccia oggi al mondo del lavoro; appuntamenti e laboratori sono parte integrante di questo processo perché costruiscono occasioni di scambio tra educatori, operatori e i ragazzi e le ragazze del territorio.
La progettazione è un passo successivo: dai bisogni rilevati, i diversi attori del territorio si occupano poi di strutturare interventi calibrati sulle opportunità locali e i bisogni dei giovani.
Con Future Lab, i Comuni dell’Unione Terre di Mezzo (Cadelbosco di sopra, Bagno del Piano e Castelnovo di sotto - Reggio Emilia) oltre alle attività ludico-ricreative e alla sensibilizzazione al volontariato, hanno insistito anche sulla complessità dell’avvicinamento al mondo del lavoro per convogliare le risorse verso una messa in relazione di attori del territorio; inoltre hanno lavorato sull’online, riconoscendo l’importanza che ha avuto nella vita dei ragazzi e delle ragazze negli ultimi anni e nella crescente domanda di specializzazione del mercato della comunicazione.
Lo Sportello Lavoro nasce nel 2016 su iniziativa dell’associazione Pro.di.Gio ed è un riferimento per la consulenza ai giovani dai 16 ai 30 anni per quanto riguarda l’accesso al mondo del lavoro. Durante la pandemia, lo sportello ha dato continuità attraverso appuntamenti online e, appena le maglie delle restrizioni si sono allentate, ha organizzato Laboratori di Competenze per offrire strumenti specifici ai ragazzi e alle ragazze. Lo sportello ha offerto consulenze individuali in tre momenti per la stesura del proprio CV, per la scoperta dei canali di ricerca lavoro e la preparazione al colloquio di selezione; oltre alle azioni individuali sono state organizzate delle consulenze di gruppo, affiancando ai momenti in presenza degli affondi informativi attraverso i canali social, pensati e organizzati sui formati delle piattaforme (FB, Instagram ecc). Cercare lavoro ha le sue regole, perciò lo Sportello ha cercato il dialogo anche con chi le candidature poi le riceve, come l’agenzia UMANA e KOS, oltre che con le referenti dei progetti di inserimento lavorativo dei Servizi Sociali dell’Unione Terra di Mezzo: regolarmente le agenzie hanno inoltrato richieste allo Sportello stesso e sono state una sponda utile per il confronto sulle aspettative rispetto al lavoro. Non ultimi, i laboratori di competenze hanno aggiunto una parte esperienziale e laboratoriale; cinque pacchetti di lavoro su tre tematiche attuali: sviluppo software, marketing digitale e scouting digitale.
GiovInAstri, dell’Unione delle Terre dei Castelli che raccoglie otto comuni della provincia di Modena (Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, Guiglia, Marano sul Panaro, Savignano sul Panaro, Spilamberto, Vignola, Zocca), è un progetto che si è concentrato anch’esso sull’aggregazione come risposta alle restrizioni pandemiche e su interventi di proworking, ma declinati in chiave europea.
Infatti, dopo una prima parte di analisi e indagine dei bisogni dei giovani del territorio tra i 18 e 34 anni, il servizio Politiche Giovanili ha intercettato le richieste più urgenti che riguardavano la prospettiva di mobilità europea e la possibilità di acquisire competenze non sempre disponibili in percorsi di studi o formazione standard. Parallelamente è stata portata avanti una mappatura delle offerte e possibilità già presenti sul territorio, in modo da ampliare e diversificare le opportunità.
Come risultato, sono stati organizzati corsi di conversazione online con insegnanti madrelingua in inglese e spagnolo aperti ai giovani dai 18 ai 34 anni. Perché dei corsi di lingua?
L’idea di concentrarsi sul potenziamento linguistico è nata sia per sviluppare la capacità di parlare nei ragazzi e nelle ragazze sia per trasmettere, attraverso questi momenti online, anche il bagaglio culturale che la lingua si porta dietro (arte, cucina, tradizioni ecc…) e per dare informazioni pratiche - declinate come esercizi - indicazioni e consigli per chi volesse trasferirsi all’estero. Sei webinars sul trasferirsi, vivere, studiare nel Regno Unito, Spagna e Germania e sull’utilizzo delle lingue in ambito lavorativo, aperti al pubblico, hanno affiancato i corsi di conversazione.
Anche GiovInAstri ha colto il bisogno dei giovani di mettere le mani nel mondo social, organizzando il corso “L’altra parte dei social”, anche qua con il doppio scopo di dare una chiave critica rispetto ai contenuti attuali e offrire strumenti professionali inerenti il mondo della comunicazione. Il focus è stato infatti la base della gestione social, ovvero il piano editoriale, il tono del racconto e lo storytelling, abbinato a un approfondimento sulla produzione di video, foto e grafiche per il web. A chiudere il corso una parte dedicata al design thinking.
Sistemi Operativi è il progetto che ha voluto sistematizzare alcuni filoni di intervento prioritari nei territori dei comuni dell’Unione dei Comuni Savena - Idice (Bologna), che comprende Loiano, Monghidoro, Monterenzio, Pianoro e Ozzano dell'Emilia. Il progetto si è concentrato sulla cittadinanza attiva, il protagonismo giovanile attraverso YoungERcard e la valorizzazione degli spazi di aggregazione, infine sul proworking. L’attenzione alle attività pratiche come i laboratori artistici e tecnologici - da segnalare Orto Domotico, ovvero la costruzione di un orto interattivo dotato di sensori per monitoraggio dello stato delle piante coltivate per il centro giovanile Pianoro Factory - e alle iniziative tout court come il corso di skate e parkour, oltre che il consolidamento di percorsi di tutoraggio compiti sono stati l’ossatura principale del progetto. Il proworking in questo territorio invece è stato declinato come una serie di interventi in sinergia con le aziende locali dei settori della meccanica, dell’agricoltura sostenibile e del turismo per la ricerca lavoro per i giovani dai 16 ai 29 anni (con particolare attenzione ai Neet e ai neodiplomati), nell’ottica del dialogo rispetto ai processi di domanda/offerta; sono stati organizzati dalla cooperativa Macchine Celibi diversi laboratori online sulla progettazione europea Erasmus +, con lo scopo di spiegare le procedure necessarie per accedere al programma e sfruttare il dialogo con le aziende locali. Cogliendo l’interesse dei giovani al web, Sistemi Operativi ha incluso un laboratorio sul web marketing turistico, declinato in diverse domande su come possa il mercato dell’accoglienza turistica adattarsi ai cambiamenti dati dalla pandemia del 2020; in questa occasione, sono stati approfonditi diversi spunti sull’uso di internet nelle giovani generazioni.
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