Via Giuliana 32

Oggetto del percorso partecipativo è la definizione di proposte di ipotesi di riutilizzo sociale di un bene confiscato che si trova ad Argenta, nella frazione di Longastrino, in via Giuliana n. 32.

In via Giuliana 32 c’è un complesso composto da una serie di beni immobili e capannoni in un contesto di oltre quattro ettari, all’interno del quale opera attualmente l’azienda agricola Le.Ni Srl, dedita all’allevamento di ovini, anch’essa in fase di sequestro preventivo. La fattoria ha una grande stalla di oltre duemila metri quadrati. L’immobile nel luglio 2018 è stato confiscato e l’anno successivo, anche l’azienda veniva sottoposta a sequestro. A marzo del 2022 il bene è stato assegnato al Comune di Argenta dall’ Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) per il suo riutilizzo a fini sociali, come previsto dalla normativa antimafia. Il bene si trova a ridosso di un percorso cicloturistico che porta alle valli di Comacchio, e che porta al mare.

Via Giuliana 32” è dunque un luogo fisico e sociale, è un bene individuale da trasformare in uno spazio collettivo e condiviso, è l’indirizzo di un luogo decentrato che si auspica possa diventare un luogo di condivisione di buone pratiche.

Le tappe di questo percorso saranno l’occasione per riappropriarsi del bene con il coinvolgimento della rete di Libera, del Comune di Argenta e di tutti gli attori sociali territoriali che prenderanno parte al percorso: associazioni, sindacati, imprese cooperative e in generale il Terzo Settore. Un luogo da visitare (visita al compendio confiscato ed all’allevamento ovino sequestrato), nel quale organizzare momenti di confronto (iniziative, workshop) o dove poter promuovere momenti di convivialità (feste, campi estivi).

Obiettivi del percorso, oltre alla redazione condivisa di proposte saranno quelli di creare una maggiore consapevolezza sul tema della presenza mafiosa in Emilia-Romagna e dei beni confiscati da riutilizzare, promuovere la cittadinanza attiva e la partecipazione diretta dei giovani, in particolare verso coloro che sono a rischio devianza e dispersione scolastica.

Nel corso del processo è prevista la somministrazione di un questionario per capire i bisogni del territorio e saranno effettuate interviste e focus group. Per i giovani sono previsti laboratori incentrati sul tema delle mafie, sulla prevenzione e sugli strumenti di contrasto, sulla cultura dell’antimafia.

Il percorso si è concluso con la redazione del Documento di proposta partecipata, che è stato validato dal Tecnico di garanzia della partecipazione in data 20 dicembre 2023.

Il progetto è stato finanziato con un contributo di € 15.000,00.

Documentazione:

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ultima modifica 2024-01-08T11:13:35+01:00
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