Gli ingredienti della didattica a distanza
Da Eva Pigliapoco ed Ivan Sciapeconi ecco gli “ingredienti” della didattica a distanza per una prima elementare.
1- Una bustina settimanale: ogni lunedì mattina abbiamo inviato una bustina via mail e via whatsapp a tutti i bambini e a tutte le bambine della nostra classe. La bustina conteneva il percorso, diviso in step di lavoro, per realizzare un artefatto finale, da consegnare entro la domenica successiva.
In questo modo abbiamo lasciato libera la gestione dei tempi di lavoro, dato che in ogni famiglia le situazioni sono diverse ed il livello di autonomia degli alunni in prima è ancora scarso. Tipicamente, nella bustina si chiedeva di vedere un video, leggere un testo, fare un gioco di orientamento, scrivere un proprio punto di vista, approfondire il significato di parole nuove, ecc…, fino alla spiegazione della sfida finale. Un approccio quindi interdisciplinare, basato sulla realizzazione di un progetto. Quelle che noi abbiamo chiamato “sfide”, sono sostanzialmente dei compiti autentici, compiti di realtà che si basano sul “fare”: fare esperienze, fare ricerche, fare giochi, fare domande, fare opere, che chiamiamo artefatti. Prevalentemente analogici che poi noi abbiamo reso digitali.
2- Il senso di classe: abbiamo cercato di tenere sempre vivo il senso di classe, di comunità. Lo abbiamo fatto utilizzando diverse strategie:
- invio di videosaluti dei docenti alla classe e anche ai singoli bambini;
- richiesta di invio di saluti tra bambini e bambine;
- incontri in videoconferenza: di classe, a gruppi e individuali, a seconda delle diverse fasi del lavoro;
- condivisione dei lavori su una bacheca condivisa, che poi è stata utilizzata come “zona franca”, per postare anche foto e video di come passano il tempo e dei loro giochi;
- realizzazione di prodotti digitali di classe, da parte dei docenti, in modo da mettere insieme i lavori di tutti e continuare a sentirsi “classe”;
- giochi collaborativi, come il riconoscimento delle voci dei compagni e delle compagne;
- corrispondenza fitta.
3- Valigette personalizzate: nella bustina settimanale ogni bambino e ogni bambina ha sempre trovato anche una valigetta personalizzata, una cartella drive con schede e attività “su misura”: dalle attività in stampato maiuscolo, a quelle in stampato minuscolo, fino ad approfondimenti sul corsivo, sulla divisione in sillabe e su prime attività di riconoscimento delle azioni.
4- Il diario di bordo: un modulo google da compilare, a scelta, ogni giorno o alla fine della settimana, per fare il punto sul lavoro svolto: come è andata, se è stato facile o difficile, divertente o noioso, se è stato svolto da soli o con l’aiuto di qualcuno, se ci sono osservazioni da aggiungere.