Gugù – la scuola al megafono
L’ultima puntata è stata il 7 giugno, con il saluto anche di Riccardo, il ristoratore che per mesi ha mandato on air le puntate di Gugù, la scuola al megafono. Il suo ristorante è nel centro del quartiere più multiculturale di Rimini: dal mese di aprile sino a giugno, tutti i giorni alle 13, le famiglie hanno aspettato l’ora giusta per ascoltare qualche minuto di scuola… che entrava dalle finestre lasciate aperte.
Eravamo in lockdown e una piccola porta sulla normalità era rappresentata dalle voci e dalle musiche che arrivavano puntuali, come un rito collettivo in cui sentirsi ancora insieme.
Non era la scuola della DaD, impossibile in alcune circostanze: si è trattato di una scuola della parola, portata dal vento. Voci di mamme e maestre, bambini in bangla e in italiano, adulti e bambini… tutti insieme, su un pentagramma in cui pause e ritmi accompagnavano respiri e nostalgie.
“Tutta l’acqua corre al mare… i sogni dei bambini non si possono fermare”: è cantando che si è cercato di chiudere l’anno scolastico più impensabile e inimmaginabile.
45 tracce totali da ascoltare qui: https://www.zaffiria.it/gugu-scuola-al-megafono/
e di cui ha parlato anche il Mattino di Napoli per disseminare idee che facilitassero l’inclusione e la partecipazione.
Anche in questo anno scolastico, possono diventare la scusa per cominciare un progetto radiofonico in cui dare voce e musica ai nuovi vissuti di un periodo pieno di mascherine e nuove regole.