Tensioni cognitive
Prosegue sulla rivista Education 2.0 la pubblicazione degli articoli che fanno parte dello studio: La didattica e la distanza, ricordando Alberto Manzi a cura di Tania Convertini e Roberto Farné.
Ed è la volta del prof. Andrea Canevaro dell’Università di Bologna che parla della tensione cognitiva e del Maestro Manzi.
[…] "Una didattica a distanza, servendosi della televisione, non è un espediente, messo in campo con l’emergenza, per restaurare un’autorità perduta. La televisione del maestro Manzi scende in strada, e per strada conquista autorevolezza. Come il tenente Colombo, col suo impermeabile dimesso e la sua aria da sprovveduto, che deve sempre domandare qualcosa…
[…] Per Alberto Manzi, le conoscenze sono passioni. Diventavano avventure. Sfide e avventure potevano coinvolgere potentemente il mezzo televisivo, evitando di diventarne servo, e non rinunciando alla sua fisicità messa alla prova proprio nelle sfide e nelle avventure. Che gli fanno incontrare altri sfidanti, altri compagni di avventura. Evitando così di ergersi a unica fonte di apprendimento, e accettando confronti e, perché no, contrasti”.
Approfondimenti:
- L’articolo del prof. Andrea Canevaro, Università di Bologna sulla rivista Education 2.0