Nucleo tecnico della partecipazione 2025–2028

Al via il Nucleo tecnico che accompagnerà le politiche partecipative regionali fino al 2028

È stato ufficialmente costituito il nuovo Nucleo tecnico della partecipazione, che resterà in carica per il triennio 2025–2028. Previsto dall’articolo 7 della Legge regionale n. 15 del 2018 “Legge sulla partecipazione all’elaborazione delle politiche pubbliche”, questo organismo rappresenta uno strumento strategico con cui la Regione Emilia-Romagna promuove e consolida la cultura della partecipazione, riconoscendola come elemento fondante delle politiche pubbliche. Il suo operato si fonda su una logica di sinergia tra istituzioni regionali e territori, finalizzata a un’integrazione efficace con gli enti locali e alla costruzione condivisa delle decisioni.

Il Nucleo tecnico svolge un ruolo centrale nell’attuazione della legge, configurandosi come interfaccia tecnico-strategica tra Regione ed enti locali. La sua funzione principale è quella di armonizzare le scelte programmatiche regionali in materia di partecipazione con i bisogni, le esperienze e le buone pratiche provenienti dai territori – inclusi quelli più fragili e marginali – contribuendo così allo sviluppo di politiche pubbliche sempre più inclusive, trasparenti e aderenti alle reali esigenze delle comunità.

Presieduto dal Tecnico di garanzia della partecipazione, Leonardo Draghetti, il Nucleo è composto da quattro esperti selezionati per le loro comprovate competenze nei settori della partecipazione e della gestione amministrativa, provenienti sia dagli enti locali sia dalla Giunta regionale.

Ecco i componenti del Nucleo:

  • Daniele Rumpianesi, Direttore generale dell’Unione Valli del Reno, Lavino e Samoggia
  • Anna Lisa Garuti, Segretario generale della Provincia di Reggio Emilia
  • Francesca Paron, Dirigente presso il Gabinetto del Presidente della Giunta regionale
  • Micaela Deriu, Funzionario titolare di posizione organizzativa Comunicazione di cittadinanza, Settore coordinamento delle politiche europee, programmazione, riordino istituzionale, sviluppo territoriale, partecipazione, cooperazione e valutazione.
Approfondimenti:

 

 

 

 

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