Rappresentare l’Uguaglianza
Come si costruisce l’uguaglianza? A Bologna si è scelto di partire dall’ascolto, dal confronto e dalla partecipazione. È nato così “Rappresentare l’Uguaglianza”, il percorso partecipativo che ha unito Comuni, istituzioni e società civile per dare vita a una nuova governance condivisa del Piano per l’Uguaglianza di Genere.
Il percorso, che si è recentemente concluso, ha coinvolto attivamente amministratrici e amministratori dei Comuni, funzionari e dirigenti degli uffici Pari Opportunità, associazioni femminili e femministe, organizzazioni della società civile e esperte ed esperti del settore. Insieme hanno elaborato una proposta per la creazione di un sistema di governance condiviso e inclusivo, composto da strutture stabili e rappresentative che possano accompagnare nel tempo l’attuazione delle politiche per l’uguaglianza.
Il percorso si è sviluppato in quattro fasi:
- Analisi iniziale: una mappatura dello stato dell’arte, condotta attraverso la riorganizzazione dei materiali esistenti e un questionario inviato ai 55 Comuni del territorio, per comprendere come sono assegnate le deleghe alle Pari Opportunità.
- Ascolto e rilevazione dei bisogni: interviste individuali, focus group con personale tecnico e politico dei Comuni, delle Unioni e dei Distretti, oltre a tavoli tematici con realtà attive nel contrasto alle discriminazioni.
- Proposte condivise: un momento di confronto collettivo, organizzato in forma di World Café, durante il quale tutti i partecipanti hanno contribuito alla definizione della nuova struttura di governance.
- Redazione del documento finale: il documento di proposta partecipata esito del percorso definisce gli organismi che guideranno l’attuazione del Piano, con ruoli, funzioni e modalità operative ben delineate.
Ecco i principali orgnizmi che sono stati individuati:
- Conferenza delle Assessore e degli Assessori alle Pari Opportunità: uno spazio politico di confronto e coordinamento tra Comuni, con funzioni deliberative.
- Assemblea dell’Uguaglianza: un’assemblea ampia, composta paritariamente da rappresentanti istituzionali e della società civile (associazioni femminili, femministe, enti impegnati contro le discriminazioni, sindacati, stakeholders). Sarà il cuore pulsante della rappresentanza e dell’elaborazione politica, con una composizione prevista di almeno 150-200 membri.
- Cinque Tavoli Tematici: gruppi di lavoro tecnico-politici dedicati a temi specifici del Piano, sul modello del Tavolo metropolitano per il contrasto alla violenza.
- Cabina di Regia metropolitana: organo di coordinamento per garantire coerenza e continuità alle azioni del Piano. Sarà composta dalla Responsabile del Piano, da un rappresentante per ciascuno dei sette Distretti e da una figura tecnica di supporto.
Il 25 settembre 2024, la proposta è stata approvata dall'Assemblea partecipata e successivamente dal Tavolo di negoziazione e da un Comitato di garanti ed è stata validata da parte dal Tecnico di garanzia, il 17 ottobre 2024.
Il percorso, promosso dalla Città Metropolitana di Bologna e coordinato dall''Associazione Orlando, è stato finanziato dal Bando Partecipazione 2023.
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