L’accessibilità museale: un approccio progettuale al coinvolgimento e allo sviluppo dei pubblici
La candidatura della città di Parma come capitale della cultura ha favorito lo sviluppo di una serie di iniziative che hanno contribuito a rendere centrale per l’amministrazione comunale la mission culturale della città e a innescare meccanismi orientati nell’ottica di una strategia a lungo termine.
Una di queste è stata il bando ‘Cultura per tutti, cultura di tutti’ sostenuto dalla città di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020 e dall’IBC, la cui chiusura è fissata il 28 febbraio 2020, che intende premiare proposte progettuali volte a rendere accessibile il patrimonio museale della Regione Emilia-Romagna a un pubblico più vasto con un focus specifico su giovani, famiglie, anziani, persone con disabilità fisica e/o cognitiva e stranieri.
Nell’ambito di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020 sono state organizzate alcune attività formative finalizzate ad approfondire il tema dell’accessibilità attraverso la conoscenza di progetti già realizzati e analisi di luoghi significativi.
Un primo seminario si è svolto a Parma il 22 novembre 2019 per fornire ai partecipanti gli strumenti utili a elaborare progettualità pensate secondo i principi dell’accessibilità universale.
Il secondo appuntamento è stato il corso di aggiornamento “L’accessibilità museale: un approccio progettuale al coinvolgimento e allo sviluppo dei pubblici” rivolto a operatori museali. Organizzato dall’IBC in collaborazione con Parma 2020 e finanziato dal progetto europeo MUSA in collaborazione con ICOM, si è svolto nelle giornate del 10 e 11 febbraio a Bologna presso la Biblioteca G. Guglielmi (IBC) con la docente Maria Chiara Ciaccheri.
L’idea del corso è nata dalla necessità di ripensare il tema dell’accessibilità in un’ottica di sistema che è possibile raggiungere attraverso la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti nel processo.
L’obiettivo finale consiste nell’individuare le strategie da perseguire e mettere in atto una progettualità orientata su una visione a lungo termine.
Nell’attività di gruppo i partecipanti hanno analizzato le varie fasi del processo (es. mappare le barriere esistenti, formare il personale, verificare risorse e competenze interne, ecc…) e hanno identificato quelle più rilevanti e quelle che presentano una complessità maggiore, attraverso un confronto diretto e una restituzione delle risultanze in plenaria.
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