Approvato il nuovo Programma di mandato della Giunta Regionale

Tra le priorità: sanità pubblica, messa in sicurezza del territorio, attenzione al consumo di suolo. Anche alla partecipazione un ruolo di primo piano

“Oggi quello che vi presento non è solo un semplice elenco di priorità e obiettivi da raggiungere, ma è molto di più: è un impegno collettivo, un patto che stringiamo con chi vive, lavora e sogna in questa regione”. Con queste parole il Presidente della Giunta della Regione Emilia-Romagna Michele De Pascale ha illustrato, in Assemblea legislativa, il programma di mandato della Giunta per i prossimi cinque anni.

Le priorità. La battaglia per difendere e rafforzare la sanità pubblica, eccellenza dell’Emilia-Romagna alle prese con criticità cui dare risposta, qui e nel Paese. La messa in sicurezza del territorio grazie a un programma straordinario di opere e di interventi di prevenzione e protezione. La sfida della transizione ecologica da vincere attraverso un consumo più attento delle risorse e un cambio di passo verso l’energia rinnovabile. Ancora: il potenziamento del ‘Patto per il Lavoro e per il Clima’ come modello di confronto e patto sociale unico a livello nazionale e un investimento nelle nuove tecnologie che renda la Regione un punto di riferimento europeo per il supercalcolo e l’intelligenza artificiale, con le nuove tecnologie al servizio della persona e delle comunità.

Per de Pascale, infatti, “l’Emilia-Romagna si trova in un momento cruciale della propria storia”, nel quale “le sfide degli ultimi anni, dalla pandemia all’alluvione, dai cambiamenti climatici alle trasformazioni sociali ed economiche, ci impongono scelte ancora più coraggiose e innovative per costruire un futuro sostenibile e inclusivo”. Un impegno rivolto agli emiliano-romagnoli: “La nostra forza viene dalla nostra gente, da persone che rendono grande questa terra e a loro dedicheremo ogni nostro sforzo”, ha assicurato il presidente. Dunque, “porteremo avanti il nostro lavoro con la mente aperta, coinvolgendo anche i tanti che non hanno partecipato al voto. Anche per loro, per tutte e tutti, la nostra promessa è di fare del nostro meglio, ogni giorno, al servizio di questa straordinaria comunità”.

In coerenza con tali propositi il Presidente ha tenuto la Partecipazione tra le sue deleghe dirette e a pagine 19 del Programma si può leggere la formalizzazione del suo impegno sul tema: “Vogliamo coinvolgere di più le cittadine e i cittadini, in particolare le nuove generazioni, sulle scelte da assumere. Perché la partecipazione non solo aiuta le istituzioni a progettare buone politiche, ma rafforza anche la cittadinanza, che è un processo che si costruisce nella pratica, aumentando la consapevolezza delle responsabilità individuali nell’azione collettiva e creando una sensibilità pubblica diffusa rispetto alle grandi trasformazioni, a partire da quella ecologica, che per realizzarsi necessitano del contributo e dell’impegno di tutte e tutti. La partecipazione e il dialogo sono fondamentali anche rispetto alla cura dei territori e delle persone che li abitano, per ricucire la distanza, spesso avvertita, tra l'ente Regione e le comunità locali, tramite strumenti amministrativi partecipativi di reale impatto, che rendano territori e persone protagonisti dei cambiamenti che li riguardano, all’interno di nuove geometrie istituzionali fondate su collaborazione e dialogo tra enti…”

Tali input, oltre ad entrare trasversalmente in tutte le politiche dell’amministrazione regionale, troveranno presto una loro concretezza anche nel Piano di Programmazione della Partecipazione 2025, che sarà approvato entro la prossima primavera.

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ultima modifica 12 gennaio 2025 12:17
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