Come prevedere l’inclusione di eventuali nuovi soggetti organizzati
Nell’organizzazione del processo partecipativo “Non rifiutarti di scegliere” (2000-2002) relativo al Piano dei rifiuti della Provincia di Torino, il gruppo coordinato da Luigi Bobbio, ha organizzato il processo in due fasi.
Nella prima, ha chiesto ai tecnici della Provincia, quale strategia e quali dotazioni impiantistiche sarebbero state necessarie per pianificare la futura gestione dei rifiuti. Oltre al potenziamento della raccolta differenziata essi hanno comunque indicato la necessità di un aumento della capacità di smaltimento in discarica e tramite incenerimento. Inoltre, è stato chiesto ai tecnici, attraverso un’analisi del territorio, quali sarebbero state le aree assolutamente escluse, per vincoli o altri limiti, da una possibile localizzazione degli impianti.
Nella seconda fase, in 50 comuni, è stata lanciata una campagna di comunicazione (con manifesti, newsletter cartacee, e coinvolgimento che ha chiamato a discutere sindaci e rappresentanti di (neo)comitati, per definire i criteri attraverso i quali individuare, tra le aree potenziali, quelle più adatte alla localizzazione degli impianti.
Il processo, pur raggiungendo gli obiettivi che si era posto, ha avuto il limite di non aprire la discussione sulla strategia complessiva, ormai già pensata, ed è stato afflitto da vari cambi di posizione e conflitti. Tuttavia è ancora un modello di riferimento su come si possa prevedere l’emersione e la relativa inclusione di nuovi soggetti, sorti conseguentemente ad un processo decisionale.