Certificazione di qualità
La certificazione dei progetti è una delle funzioni del Tecnico di garanzia della partecipazione previste dall'art 8, comma 1, lett b) e lett. c) della LR 15/2018.
Il Tecnico di garanzia, ai sensi della nuova legge sulla partecipazione:
- esamina le proposte di progetto e ne certifica la qualità al fine della concessione dei contributi regionali;
- esamina le proposte di progetti partecipativi, per i quali non è stata inoltrata domanda per la concessione dei contributi, presentate, quindi, solo al fine della certificazione di qualità.
I criteri di qualità, ai sensi dell’art. 17 della LR 15/2018, sono:
- la sollecitazione delle realtà sociali, organizzate o meno, del territorio in questione, a qualunque titolo potenzialmente interessate dal procedimento in discussione, con particolare attenzione alle differenze di genere, di abilità, di età, di lingua e di cultura;
- l'inclusione, immediatamente dopo le prime fasi del processo, di eventuali soggetti sociali,organizzati in associazioni o comitati, sorti conseguentemente all'attivazione del processo; o di cui si è venuti a conoscenza dopo l'attivazione del processo;
- la costituzione di un tavolo di negoziazione, sin dalle prime fasi, con i principali soggetti organizzati che si sono dichiarati interessati al processo;
- l'utilizzo di metodi per la mediazione delle eventuali divergenze e di verifica di eventuali accordi tra i soggetti partecipanti, anche attraverso l'implementazione di strumenti di democrazia diretta, nel rispetto degli statuti degli enti interessati, o partecipativa e deliberativa;
- l’accessibilità di tutta la documentazione dei progetti e del percorso partecipativo attraverso pagine web dedicate appositamente alla comunicazione del processo.
Il Tecnico di garanzia della partecipazione, in sede di analisi dei progetti, valuta la presenza e la coerenza dei criteri di qualità all’interno del progetto presentato e assegna un punteggio sintetico di valutazione della qualità tecnica progettuale.