Riforma del sistema regionale del volontariato di protezione civile (L.R. 1/2005)

Con la legge n. 1 del 2005, l’Emilia-Romagna ha disciplinato il sistema regionale di protezione civile: un sistema ispirato ai principi di integrazione, coordinamento e pianificazione che mira a salvaguardare l'incolumità dei cittadini, a tutelare l'ambiente, il patrimonio culturale ed artistico e gli insediamenti civili e produttivi dai danni o dai pericoli derivanti da eventi calamitosi.

Ad oltre 10 anni dall’approvazione della norma – e a fronte di un’architettura istituzionale che ha subito rilevanti cambiamenti – è necessario avviare il percorso di riforma della legge 1.

Per farlo, si è scelto un approccio “dal basso” basato sulla partecipazione di tutti i soggetti portatori di interessi.

Gli Stati Generali del Volontariato di Protezione civile, in programma per il prossimo 27 maggio, rappresentano la prima tappa del processo di coinvolgimento che la Regione intende attivare per raccogliere contributi preziosi da mettere a frutto nel percorso di revisione legislativa.

Si è deciso di rivolgersi prima di tutto al mondo del volontariato, colonna portante e insostituibile della protezione civile emiliano-romagnola, interrogandolo su questioni specifiche e attuali, al centro del dibattito per rendere l’intero sistema sempre più efficace ed efficiente:

Colonna mobile regionale

Modalità di attivazione e impiego del volontariato di protezione civile; telecomunicazioni e flusso informativo in emergenza; informatizzazione delle risorse umane e materiali; segreterie operative in rapporto con il Centro operativo regionale e le Funzioni attivate in emergenza;

ruolo ed etica del volontariato di protezione civile: il Comitato Regionale di coordinamento; i rapporti tra Comitato Regionale, Coordinamenti provinciali, associazioni locali e Associazioni regionali per individuare le modalità di relazione operativa tra i diversi livelli.

Sicurezza del volontariato, controllo e sorveglianza sanitaria

Applicazione dei decreti legislativi in attuazione della L. 81 e i controlli sanitari; l'assicurazione di uomini e mezzi di protezione civile.

Volontariato

Ruolo del volontariato di protezione civile in caso di emergenza sanitaria; l'assistenza sociale e psicologica nel corso delle emergenze

Formazione, Comunicazione e informazione

Formazione continua a livello regionale; organizzazione e decentramento delle attività formative; comunicazione delle attività del volontariato di protezione civile; informazione sui rischi; diffusione di cultura di protezione civile e della prevenzione

Per ciascuna di queste tematiche, appositi Gruppi di lavoro hanno elaborato Documenti di base da porre su cui avviare la discussione. Il percorso partecipativo – che sarà lanciato in tutta la Regione a partire dal 25 marzo – si articolerà nell’arco di un mese con incontri sui territori e a scala regionale, aperti anche ai contributi di Prefetture ed enti locali.

Quello fissato è un obiettivo ambizioso: contribuire, insieme, a scrivere nuove pagine del volontariato di protezione civile in Emilia-Romagna. Un fine che possiamo raggiungere mettendo in campo le migliori proposte, valorizzando le buone prassi diffuse sul territorio e aprendoci all’innovazione.

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ultima modifica 2018-11-29T12:36:27+02:00
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