Anche a Pavia e Cormano il Bilancio è Partecipato

Sempre più comuni puntano al coinvolgimento dei cittadini nelle scelte strategiche.

Sono ormai diverse decine i Comuni italiani che hanno scelto di mettere a disposizione delle decisioni dei propri cittadini una parte del proprio bilancio.

I Bilanci partecipativi sono quindi diventati una modalità ormai conosciuta e gradita per coinvolgere le persone nelle scelte di sviluppo e miglioramento cittadino, attraverso processi partecipativi, volti ad acquisire idee/proposte, per poi finanziare quelle che trovano la maggior condivisione.

Anche Pavia e Cormano (MI) stanno procedendo al percorso partecipativo che porterà ad approvare il nuovo Bilancio Partecipativo.

Per entrambi i Comuni l’esperienza è ormai consolidata e ha visto, di anno in anno, crescere la capacità di proposta e di partecipazione degli abitanti.

Per quanto riguarda Pavia, il percorso partecipativo del Bilancio Partecipativo 2019 è appena iniziato.

Dal 15 novembre al 14 dicembre 2018 associazioni o gruppi di cittadini possono avanzare proposte di miglioramento della città, attraverso modalità cartacea oppure on-line.

Anche quest’anno il l’Amministrazione di Pavia ha messo a disposizione 300.000 euro. 200.000 sono dedicati ad investimenti (opere pubbliche) e 100.000, euro a spese correnti (servizi, attività, eventi...), provvedendo altresì a migliorare le linee guida, attraverso le indicazioni dell’apposito Gruppo di Lavoro.

Nel processo partecipativo sono previste 4 fasi che, dopo la raccolta delle proposte, comprenderanno la realizzazione di laboratori cittadini per il loro sviluppo, valutazioni con i tecnici comunali e, infine, la votazione da parte dei residenti (min 16 anni) o anche di semplici fruitori della città per ragioni di lavoro, studio o per interessi personali.

Durante il processo, per agevolare la massima partecipazione, oltre alla piattaforma dedicata, presso le sedi comunali e i comitati di quartiere, saranno organizzati punti di raccolta per le proposte e poi luoghi di assistenza al voto.

A Cormano invece, il processo è già ben avviato. Partito il 16 settembre, con uno stanziamento di 100.000 euro, si è già provveduto ad una fase informativo/comunicativa e poi alla raccolta delle proposte.

Ora, si prevede il controllo di fattibilità e sviluppo con i tecnici comunali, per arrivare poi, alla fase finale della votazione vera e propria da parte di tutti residenti e delle persone esterne che, comunque, lavorano o studiano in città (età minima per partecipare alle procedure di voto: 16 anni). Anche in questo caso, il Comune si è affidato ad una piattaforma on-line, dove è possibile trovare le linee guida del processo partecipativo, le faq, e il cronoprogramma delle diversi fasi.

Nel caso di Cormano, va sottolineato che il Comune ha promosso una vera e propria community dove, a prescindere dal Bilancio Partecipativo, è possibile lanciare idee e proposte per la città.

 

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