ForumPA : “Libro bianco sull’innovazione della PA”
E’ stato presentato, la scorsa settimana a Roma, in un convegno pubblico, il “Libro bianco sull’innovazione della PA” promosso da FPA, i cui risultati sono stati consegnati al Ministro della Pubblica Amministrazione Giulia Buongiorno.
L’esperienza, impostata come percorso collaborativo, aveva l’ambizione di definire la nuova Agenda per l’innovazione della PA italiana, coinvolgendo i protagonisti che operano quotidianamente su questi temi, ossia: dirigenti e dipendenti pubblici, enti/aziende che lavorano con le amministrazioni; e ancora: associazioni della società civile, studiosi e ricercatori.
La preoccupazione era anche quella di non disperdere il lavoro elaborativo fin qui svolto e le esperienze positive già avviate nella precedente Legislatura.
Un primo testo, realizzato facendo sinesi di interventi e materiale prodotto lo scorso maggio, nel FORUMPA 2018, è stato sottoposto a consultazione attraverso una piattaforma on-line, che, dal 28 giugno al 15 settembre, ha permesso la raccolta di oltre 200 commenti e più di 100 raccomandazioni.
Ne è venuto fuori uno spaccato molto interessante dal quale è emerso che l’innovazione si realizza solo mediante il potenziamento e la valutazione delle competenze, oltreché adottando una governance chiara del processo di trasformazione digitale.
“Nuovi processi per la PA abilitante”, è la sezione che ha ricevuto la maggior parte dei commenti, con raccomandazioni riguardanti il reclutamento di dirigenti capaci e motivati, la valutazione al centro dello sviluppo professionale, la considerazione e la valorizzazione quale chiave per rendere la Pubblica Amministrazione un luogo stimolante e creativo, liberandola, altresì, dalle rigidità organizzative, con nuovi modelli più agili e meno burocratizzati.
Molto ricco di proposte anche il tema della “Trasformazione digitale della PA”, dove è emersa chiarissima l’esigenza di una forte governance dell’innovazione che, da un lato, sostenga il percorso del cambiamento con attività di coordinamento, razionalizzazione delle soluzioni e condivisioni di esempi, competenze, risorse; e, dall’altro sappia lasciare quella flessibilità necessaria a tener conto di bisogni e peculiarità degli stakeholder (pubblici e privati) interessati e coinvolti nel processo di trasformazione digitale.
Il Ministro Bongiorno, nel suo intervento, ha mostrato vivo apprezzamento per il metodo utilizzato nella realizzazione del documento, ritenendo la formula partecipata un valore aggiunto ai suggerimenti ed alle proposte pervenute. La Ministra ha infine ribadito che il confronto continuo con i dipendenti pubblici è l’approccio giusto per traghettare questa trasformazione, senza inventarsi ulteriori riforme ma applicando le leggi esistenti e procedendo ad una omogeneizzazione dei servizi.
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