Il cinema che torna a vivere
Il cinema che torna a vivere: succede a Bucine (AR)
Un cinema storico e un anfiteatro naturale al centro di due patti di collaborazione
Un articolo di Gloria Gusmaroli per Labsus
Immerso nel verde toscano troviamo il Comune di Bucine, un borgo dove la cittadinanza attiva e l’amministrazione condivisa sono all’ordine del giorno. Dal 2015, anno in cui viene adottato il Regolamento per l’amministrazione condivisa dei beni comuni, associazioni e cittadini possono liberamente proporre al Comune un luogo e un progetto di cui prendersi cura. L’associazione culturale Filarmonica di Ambra e l’associazione filodrammatica L’Antica Fraschetta si sono fatte avanti nel 2018 per occuparsi rispettivamente del Cinema Ambra (cinema storico del quartiere, in disuso) e della programmazione di Cinema Estate (svolta nell’anfiteatro naturale adiacente al teatro comunale).
Il cinema Ambra e le pellicole restaurate
Il patto di collaborazione stipulato con la Filarmonica di Ambra riattiva e valorizza l’unico cinema presente nel territorio, attraverso attività ed eventi culturali. Lo scopo del patto, di durata annuale, è anche di incentivare spazi di aggregazione sociale. La programmazione prevede, nel periodo invernale, la proiezione di pellicole d’epoca restaurate e film d’autore per la rassegna Giovedì Film, accompagnata nel weekend dai film di ultima uscita.
Ad entrambe le parti spettano alcuni compiti e agevolazioni: la Filarmonica Ambra organizza e realizza la programmazione dell’offerta cinematografica, garantendo al comune di Bucine la disponibilità del teatro per un massimo di otto incontri annuali per appuntamenti istituzionali. L’amministrazione comunale, invece, fornirà consulenza tecnica per il normale svolgimento delle iniziative, affiancando l’associazione nella cura delle relazioni con il territorio, sostenendo la promozione degli eventi e fornendo un contributo economico.
“Bucinema Sotto le Stelle”, quando i muri diventano schermi
Il patto di collaborazione con L’Antica Fraschetta ha durata minore, concentrandosi esclusivamente sul periodo estivo, da luglio a settembre 2018. Lo scopo è di coinvolgere tutti i cittadini, residenti e non, donando alla comunità un cinema estivo, un’occasione di aggregazione che è scomparsa in tutta la Val d’Arno. Qui come al Cinema Ambra l’uso alternativo degli spazi pubblici, unito all’interesse della collettività verso la programmazione proposta, sono indici positivi di come il Regolamento possa riattivare il tessuto urbano e sociale.
Per non perdere la connessione tra lo strumento del patto e le azioni legate ad esso, prima di ogni proiezione viene mostrato il video realizzato da Labsus per spiegare il senso e la potenza dei patti di collaborazione
Condi-vivere su grande scala
Roberto Mirri, Responsabile dei Servizi Sociali e Amministrazione Condivisa, insieme ad altri membri dell’amministrazione ha pensato di sviluppare nel 2017 il percorso di partecipazione Bucine. Un paese da condi-vivere co-finanziato dalla Regione Toscana tramiteAPP-Autorità regionale per la garanzia e la Promozione della Partecipazione, per favorire la conoscenza e la promozione del Regolamento dei beni comuni. Ad oggi sono 12 i patti di collaborazione avviati a partire da questo percorso condiviso.
Durante lo scorso anno il Comune ha proposto tre linee guida, affinché i patti di collaborazione stipulati potessero essere capillari: Valorizzare il territorio (i residenti di una frazione ripuliscono i sentieri e organizzano visite guidate); Organizzare nuovi servizi (i ragazzi delle scuole organizzano un corso di social network per anziani); Curare e riqualificare spazi pubblici (gli abitanti di una strada si prendono cura di un giardino pubblico).
“I patti di collaborazione come Cinema Ambra, Cinema Estate e tutti gli altri attivati sul territorio, sono il migliore veicolo, e forse il più efficace, per promuovere il Regolamento dei beni comuni e farne capire le infinite potenzialità”, conclude Mirri.
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