Piani Urbani della Mobilità Sostenibile, lo stato dell’arte in Emilia-Romagna
È stata Ravenna la prima città della nostra Regione a varare il PUMS, adottato dal Consiglio Comunale nella seduta del 3 luglio 2018. La costruzione di questo Documento – così come le direttive Europee, nazionali e regionali stabiliscono avvenga per tutti i Piani Urbani della Mobilità Sostenibile – ha rappresentato l’atto conclusivo di un processo partecipato, rivolto a cittadini e stakeholder, che ha previsto, tra l’agosto del 2015 e il maggio 2016, l’attivazione di un sondaggio online, l’istituzione di un Tavolo tecnico di Negoziazione e di un Gruppo di lavoro. A ciò è seguito un fitto calendario di incontri con i cittadini: ben sette Focus group, due World Café, due workshop con esperti di settore e due incontri seminariali finali.
Da questo articolato processo, ben documentato in una apposita pagina del Sito del Comune, sono emerse decine di proposte e contributi (riguardanti soprattutto la mobilità ciclabile, la regolamentazione di soste e parcheggi in area urbana, il trasporto pubblico locale e la sua riprogettazione) che hanno permesso all’Amministrazione e alla cittadinanza ravennate di definire, in modo condiviso, gli obiettivi prioritari del PUMS.
Il 27 novembre 2018 anche Bologna – prima in Italia tra le Città metropolitane – ha approvato il proprio PUMS.
Esso è il risultato di un percorso partecipativo, avviato nel settembre 2017, che ha visto il coinvolgimento di oltre 10.000 persone, tra tavoli di incontro, eventi laboriatoriali, questionario pubblico e Consigli Comunali aperti.
Il provvedimento felsineo propone una città che, di qui al 2030, sia sempre più accessibile e sostenibile, sia dal punto di vista territoriale e urbanistico, sia in termini di implementazione dei servizi e delle infrastrutture. Il Piano si prefigge di giungere a una riduzione del 40% delle emissioni di gas serra da traffico.
Vediamo brevemente quali sono le principali misure e strategie che si intendono mettere in campo per arrivare a un simile risultato.
Innanzitutto, si punta all’ampliamento del trasporto pubblico metropolitano, prevedendo l’istituzione del biglietto unico metropolitano e l’integrazione tariffaria multimodale estesa a tutta la rete di trasporto pubblico metropolitano.
Ulteriori punti cardine di questa ‘mobilità dolce’ che si vuol promuovere sono, tra gli altri: l’introduzione del tram, del Metrobus, la costituzione di trenta poli di interscambio tra modalità di trasporto e del nuovo “Terminal area Fiera”. E ancora: la messa a punto del Biciplan, con nuove piste ciclabili per 700 chilometri. Si vuole, inoltre, incoraggiare ed espandere il bike e il car sharing. Degno di nota è anche il previsto potenziamento e l’ottimizzazione del Servizio Ferroviario Metropolitano e l’acquisto di nuovi bus, unicamente elettrici.
Sempre il 27 novembre di quest’anno, hanno avuto inizio le attività di sondaggio concernenti la redazione del PUMS di Piacenza. Esse sono consistite in una serie di interviste fatte a un campione di automobilisti, nell’intento di ottenere un quadro conoscitivo aggiornato sul traffico e sugli spostamenti relativi alla città. Oltre a ciò, nei giorni 5, 11, 12 e 18 dicembre, i responsabili comunali insieme agli incaricati della ditta scelta per la stesura del Pums, si troveranno nell’area antistante la stazione ferroviaria cittadina, allo scopo di raccogliere informazioni riguardanti i viaggiatori che utilizzano il treno con continuità per motivi di studio o di lavoro.
Il PUMS di Piacenza, la prima proposta del quale sarà pronta – così si prevede – nella primavera 2019 (per esser poi sottoposta alle osservazioni derivanti dal confronto con i cittadini), promuoverà azioni di medio e lungo periodo, capaci di prefigurare un modello di mobilità innovativo per la città del prossimo decennio. Esso sarà, inoltre, definito in stretto raccordo con il Piano Urbano del Traffico. Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile di Piacenza, in ottemperanza a quanto disposto dalla Regione Emilia-Romagna, sarà accompagnato dalla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), a garanzia della convergenza di intenti della comunità locale e dell’Amministrazione sulle scelte contenute nel Piano. Il Comune di Piacenza, in una news dedicata, sottolinea come ogni fase di elaborazione del Piano stesso sarà condotta attraverso metodi e tecniche propriamente partecipative. Per cominciare, sul Sito del Comune di Piacenza si trova il format per una consultazione sulla mobilità urbana (attiva fino al 21 dicembre prossimo) a cui tutti possono partecipare.
Concludiamo questo excursus con il Pums di Reggio Emilia, il cui iter partecipativo è cominciato il 13 settembre (dopo che la Giunta comunale ne ha approvato i documenti preliminari) con il primo di una serie di incontri dal titolo: “Pums 2018. Dipende anche da te!”.
Approfondimenti:
- Comunicato stampa del Comune di Bologna sull’adozione del PUMS (e slide riepilogative del percorso partecipativo)
- Pagina del Sito del Comune di Reggio-Emilia dedicata al PUMS