Democrazia Partecipativa, la conferenza internazionale IOPD
“Participatory cities with full rights”, questo il sottotitolo che dà il tema all’annuale conferenza internazionale IOPD, giunta alla sua diciannovesima edizione. Le città partecipative, i rispettivi diritti e le sfide che esse devono affrontare, quindi, saranno al centro dell’appuntamento nato per discutere e riflettere sullo stato della democrazia partecipativa nel mondo.
L’evento è rivolto a politici, amministratori, esperti di partecipazione, accademici, ONG e associazioni di cittadini interessati alla democrazia partecipativa. L’IOPD è una rete di oltre 800 città, associazioni, organizzazioni e centri di ricerca interessati a conoscere, scambiare opinioni ed esperienze di democrazia partecipativa su scala locale, allo scopo di estendere le pratiche democratiche nei governi municipali. La Regione Emilia-Romagna è parte di questa rete, a cui aderiscono 91 nazioni, che compone il tessuto connettivo di una realtà impegnata nella produzione di conoscenza, ricerca e sviluppo, in merito agli studi sulla democrazia partecipativa.
Una tre giorni con centinaia di relatori e decine di tavole rotonde e workshop, che sarà anche un'opportunità per promuovere la cooperazione tra città e organizzazioni internazionali nel campo delle innovazioni democratiche.
Il programma dell’evento è in continuo aggiornamento. Tre i macro-temi che saranno declinati in sessioni dedicate:
- Dalla (neo) città liberale alla costruzione di città democratiche. Città senza persone e persone senza città ... o diritti. E la democrazia? Gli attuali dilemmi della democrazia partecipativa e il “diritto alla città” nella (neo) città liberale da una prospettiva storica.
Si approfondirà l’attuale contesto delle politiche territoriali, urbane e abitative; il ruolo del mercato e dello stato, il diritto (spesso violato) ad alloggi adeguati e condizioni di vita dignitose e favorevoli per l'esercizio democratico del “diritto alla città”. - Chi sono i decisori ed i costruttori della città e come attuano le scelte. In questo secondo panel di discussione si cercherà di rispondere a domande quali: come e da chi vengono decisi il progetto, l'uso, il destino e la vita delle nostre città e, con ciò, le nostre vite in esse? Quali sono le politiche, i meccanismi e gli strumenti che vengono applicati per impostare il corso delle città? Chi è incluso? Qual è il ruolo dei governi locali in queste decisioni? Esperienze preziose di pianificazione e gestione locali, urbanismo sociale e recupero delle pratiche comunitarie, che includono i processi decisionali dei cittadini e delle comunità, con il coinvolgimento di bambini, giovani, donne e una diversità di individui, nonché di popolazioni autoctone e migranti nella co-creazione della città.
- Società e città in costruzione. Dialogo locale-globale tra i programmi sociali e comunali, l'Agenda 2030 e la Nuova Agenda Urbana. Democrazia, habitat, ecologia ed economia: un ecosistema inestricabile per generare città e comunità inclusive, egualitarie, abitabili, sicure, sostenibili, produttive e partecipative. Riflessioni ed esperienze di dialogo efficace tra i diversi attori, in cui le componenti centrali del diritto alla città sono combinate e articolate in modo positivo, creando spazi urbani o città che sono abitabili e godibili per tutti. La co-creazione di un'agenda metropolitana urbana, ma anche tra popoli e città, che superi le disparità socio-territoriali e garantisca il diritto alla centralità di tutti gli abitanti di ogni territorio di cui è composta la città.
L'appuntamento con l'IOPD è a Mexico City, dal 7 al 10 dicembre. Tutte le informazioni sul sito ufficiale dell'evento.