La salute del mare?
Un database sempre aggiornato sulla salute del mare, grazie alla collaborazione di istituzioni e cittadini, è questo il cuore del progetto MaDCrow (Marine Data Crowdsourcing), realizzato a Trieste dal gruppo delle tecnologie marittime mare FVG, insieme a Transpobank (Capofila), l'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale-OGS, l'Università degli studi di Trieste e lo studio Peloso & Associati.
L’idea, nata per abbattere i costi dei monitoraggi, grazie alla possibilità di trasformare qualsiasi operatore del mare in un “citizen scientist”, ha mosso i primi passi nel 2017, attraverso appositi fondi europei.
Le aziende coinvolte hanno sviluppato sensori a basso costo, che grazie al sistema satellitare, possono trasmettere i dati raccolti (come la salinità del mare, il PH e la temperatura dell’acqua) in tempo reale, raccogliendoli in una apposita piattaforma e mettendoli a disposizioni di tutti – in modalità open data - sia a fini ambientali, sia per la pianificazione dello spazio marittimo – anche in termini di emergenze - sia, infine, per la gestione della pesca, e persino per attività ricreative o di balneazione.
Di fatto, il team che si è costituito ha sviluppato un prototipo, MaDCrow, da installare sulle imbarcazioni, che siano di semplici volontari o di istituzioni pubbliche e società private, permettendo la moltiplicazione dei dati campionati e ampliando il raggio di azione dei monitoraggi.
Attraverso la partecipazione è quindi possibile collaborare con la comunità scientifica, pur non avendo particolari competenze, e condividere esperienze e conoscenze dell’ambiente marino del proprio territorio.
Tra le iniziative intraprese, sia per promuovere la disponibilità all’installazione dei sensori che per conoscere i dati più interessanti per operatori/cittadini, è stato realizzato un questionario, a cui chiunque può rispondere, collaborando ad orientare meglio la gamma dei servizi realizzabili al servizio della comunità.
Della durata di 24 mesi, il progetto è stato realizzato grazie a un budget di 14.436.928 euro di risorse ordinarie POR (euro 7.218.464 di quota comunitaria; 5.052.924 di quota statale; 2.165.539 di quota regionale).
Le attività del progetto rientrano in una delle priorità del Programma Operativo Regionale, Obiettivo, della Regione Friuli Venezia Giulia, «Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione» 2014-2020 ovvero l’Asse 1 – “Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione”, Azione 1.3 – “Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi”.
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