Liberi di respirare

Un progetto di educazione e monitoraggio ambientale con le scuole dell'Emilia-Romagna 2019/2020

È partito, nel mese di novembre, un innovativo percorso di educazione ambientale “Liberi di Respirare” che, fino alla primavera 2020, coinvolgerà 300 classi e oltre 700 studenti della Regione Emilia-Romagna, di tutte le province. 

Si tratta di una serie di azioni che integreranno obiettivi e finalità di tre progetti CleanAir@School, Life PrepAir, RIO (Ratio indoor - outdoor), e che si realizzeranno grazie alla collaborazione della Regione e il sistema delle autonomie locali, l'Agenzia per l'ambiente (Arpae), i Centri di educazione alla sostenibilità (Ceas) e le scuole del territorio.  

Attraverso una serie di laboratori didattici, differenziati in base all’età degli studenti, si affronteranno gli aspetti legati all'inquinamento dell'aria, dalle cause agli effetti. Con un approccio ludico, interdisciplinare ed interattivo, i ragazzi saranno stimolati a ragionare sul problema della qualità dell'aria e ad individuare le possibili soluzioni. Saranno intrecciati anche temi legati all’ efficienza energetica, trasporto e mobilità, agricoltura, combustione delle biomasse prevedendo l’applicazione di diverse metodologie dal gioco (gaming) all’osservazione scientifica. 

Lo scopo è far progettare agli stessi studenti iniziative concrete per mitigare l’impatto dei cambiamenti climatici, anche cambiando le proprie abitudini e coinvolgendo nella sperimentazione, non solo la scuola, ma anche le famiglie e altri cittadini. 

Tra le attività dei laboratori didattici, particolarmente interessante sarà il monitoraggio che alcune scuole del Comune di Bologna effettueranno insieme ai tecnici di Arpae. 

L’idea, nata da un processo partecipativo promosso dal Comune di Bologna e dalla Fondazione per l'innovazione urbana "Laboratorio Aria", prevede di comprendere le modalità delle misurazioni sulla qualità dell’aria, coinvolgendo gli stessi studenti nelle campionature e nelle analisi. 

I monitoraggi avverranno anche nelle aree “critiche” presso la scuola (parcheggi o strade di passaggio limitrofe all’edificio) per confrontare i dati in due momenti diversi e soprattutto dopo aver provato ad attuare alcune soluzioni elaborate dai ragazzi. 

Sia le elaborazioni che i risultati dei monitoraggi saranno poi pubblicati.  

Approfondimenti 

News Portale Educazione alla sostenibili  

 

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