Reggio Emilia, riaprono i Chiostri di San Pietro nuovo hub di cultura e innovazione

Restituiti alla città grazie ad articolato processo partecipativo di rigenerazione urbana e sociale

La mostra dedicata a Ritratto di giovane donna del Correggio, capolavoro dal Museo Ermitage di San Pietroburgo, inaugurerà la prima Stagione dei Chiostri di San Pietro, importante complesso monumentale della città di Reggio Emilia, al centro di un articolato progetto di rigenerazione urbana e sociale. 

Con un investimento di 1 milione e 250 mila euro, di cui 1 milione da risorse europee, quello di Reggio Emilia è uno dei  dieci Laboratori aperti (pdf, 1.7 MB) nati per realizzare le strategie e gli obiettivi dell’asse 6 del Por Fesr 2014-2020 per città attrattive e partecipate. 

Con il progetto, oltre al recupero monumentale che sarà al centro di eventi e festival culturali per tutto l’anno, coordinati attraverso un tavolo di indirizzo con tutti i soggetti istituzionali del sistema culturale di Reggio Emilia (Fondazione Palazzo Magnani, Fondazione nazionale della Danza-Aterballetto, Fondazione i Teatri, Istituto superiore di Studi musicali ‘Peri-Merulo’, Musei Civici e Biblioteca municipale ‘Panizzi’) si è affiancato uno spazio Laboratorio Aperto, attrezzato con soluzioni tecnologiche avanzate, all’interno degli stessi Chiostri di San Pietro, con il compito di sviluppare forme strutturate e innovative di confronto, cooperazione e collaborazione tra imprese, cittadini, terzo settore, Università, mondo della ricerca, Pubblica amministrazione 

Laboratorio Aperto è stato assegnato in convenzione ad un’associazione specializzata, attraverso un bando pubblico che ne ha definito compiti ed indirizzi dopo un cammino di progettazione partecipativa, promosso dal Comune e dell’Università di Modena e Reggio Emilia con il supporto tecnico di LabGov, Kilowatt (Collaboratorio Reggio). 

Laboratorio Aperto, attivo quindi dal marzo 2019 ha operato incentrando la propria azione sull’innovazione sociale, rivolta alla costruzione di processi, forme organizzative, servizi imprenditoriali e costruzione di reti relazionali in grado di rispondere ai bisogni sociali e produrre valore a partire dai beni comuni e dalle opportunità generate dal territorio, con particolare attenzione a:welfare, cultura, educazione. 

I Chiostri di San Pietro e Laboratorio sono quindi un nuovo polo di innovazione urbana e sociale al servizio della città, che hanno visto nella partecipazione, un elemento centrale per il raggiungimento di questo ambizioso traguardo. 

 

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