Ambiente, rapporto Ispra: l’Emilia-Romagna sale ancora ed è seconda in Italia per raccolta differenziata con il 77,1%

Educazione sostenibile e il patto tra Istituzioni, cittadini e imprese funzionano!

Percorsi partecipativi di educazione sostenibile nelle scuole, campagne di sensibilizzazione per i cittadini, investimenti e premi per le aziende più virtuose in termini di transizione ecologica.

Una serie di investimenti importanti da parte della Regione Emilia-Romagna per coinvolgere istituzioni locali, cittadini, imprese e società civile su comportamenti virtuosi in tema ambientale, puntando in particolare su responsabilizzazione e cittadinanza attiva.

Oggi, sul tema raccolta differenziata, un’ottima notizia che rafforza le linee perseguite dalla Regione Emilia-Romagna.

La scorsa settimana è stato infatti presentato il Rapporto annuale Ispra, dedicato ai rifiuti urbani, che certifica la crescita dell’Emilia-Romagna nelle buone pratiche di ecosostenibilità. In particolare, la Regione si attesta al secondo posto per percentuale di raccolta differenziata con il 77,1%, dopo il Veneto e guadagnando due posizioni, superando Sardegna e Trentino-Alto Adige che lo scorso anno occupavano gli altri due gradini del podio.

Sempre nel 2023, la percentuale di raccolta differenziata è stata pari al 66,6% della produzione nazionale, con una crescita dell’1,4% rispetto al 2022. In termini quantitativi, la raccolta differenziata è aumentata di 567mila tonnellate (+3,0%), attestandosi a 19,5 milioni di tonnellate.

A livello provinciale, i dati medi registrati vedono un incremento in tutte le aree: Reggio Emilia raggiungere l’83,3% (+1%) di raccolta differenziata; Forlì-Cesena l’81,7% (+5,0%), Parma il 79,6% (+0,3% rispetto al 2022). Seguono Modena, con il 78,7% (+6,2%), Ravenna con il 78,3% (+7,8%), mentre Ferrara rimane sostanzialmente stabile al 77,2% (+0,1% rispetto al 2022). Bologna raggiunge il 73,6% (+4,3%), Piacenza il 73% (+0,6%) e Rimini il 68,8% (+0,6%).

Inoltre il Report mette in luce anche Bologna come comune sopra i 200mila abitanti virtuoso per raccolta differenziata: con il 72,9% precede Padova, Venezia e Milano. Il capoluogo di regione fa registrare una crescita percentuale di quasi 10 punti ed è la prima città a superare l’obiettivo del 65% di raccolta attestandosi, non solo oltre la percentuale media nazionale, ma ben al di sopra del 70%.

Tra le tipologie di rifiuti conferite separatamente, nel 2023, in testa i rifiuti biodegradabili provenienti dalla cucina (come scarti di ortaggi e frutta, avanzi di cibo) e rifiuti “verdi” provenienti dal giardino (potature, foglie e sfalci).

Grande soddisfazione dell’Assessora regionale all’Ambiente Irene Priolo che ha con soddisfazione commentato: “I dati rilevano una significativa tendenza di crescita nella differenziata, un risultato importante, frutto di un lavoro congiunto tra istituzioni, cittadini e imprese, che dimostra come investire in politiche ambientali ambiziose e nel coinvolgimento dei territori produca risultati concreti”.
“Questi numeri- conclude Priolo- non devono però essere un punto di arrivo, ma il contrario. Rimane il nostro impegno a raggiungere gli obiettivi fissati dal Piano Regionale Rifiuti e Bonifiche, con particolare attenzione alla prevenzione, al riciclo e alla riduzione dei rifiuti indifferenziati. Continueremo a lavorare affinché l’Emilia-Romagna sia sempre più un modello di sostenibilità, capace di coniugare crescita economica e rispetto per l’ambiente.”

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