Europa e partecipazione
E’ stata approvata dalla Commissione Europea, lo scorso 12 dicembre, una nuova Raccomandazione sul tema della partecipazione, dove si esortano gli Stati membri ad adottare misure effettive per promuovere la partecipazione dei cittadini e delle organizzazioni della società civile all'elaborazione delle politiche pubbliche, allo scopo di rafforzare la resilienza democratica nell'Unione.
Tra le raccomandazioni vi è quella di disporre di un quadro politico o normativo ben definito per la partecipazione che specifichi gli obiettivi, le procedure e i soggetti interessati, e di destinare finanziamenti specifici all'attuazione del quadro di partecipazione a tutti i livelli di governo, anche sfruttando al meglio i fondi dell'Unione disponibili, nonché ovviamente quella di essere promotori diretti di spazi partecipativi e deliberativi.
Il testo adottato, in particolare, è finalizzato a creare e mantenere un ambiente sicuro e favorevole alle organizzazioni della società civile e ai difensori dei diritti umani, incoraggiando gli Stati membri a sviluppare un approccio strutturato ai processi di partecipazione mediante quadri prevedibili, accessibili, trasparenti e inclusivi.
Una sfida molto interessante che sicuramente, nelle prossime settimane, offrirà opportunità di riflessioni comuni a partire dalla sottolineatura che la raccomandazione fa sulla transizione digitale e l’uso della tecnologia: dall’allargamento e rafforzamento della partecipazione attraverso - per esempio - l’utilizzo delle piattaforme di e-democracy, a nuove forme innovative di coinvolgimento, per aprire la partecipazione anche ai giovani e ad altri target oggi meno interessati alla vita politica.
Vista la ricchezza di contenuti, il nostro invito, è quello di leggere il testo integrale (in allegato) e valutare gli spunti e le piste di lavoro offerte anche per il nostro territorio.
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