1 Marzo è World Future Day

Scopri come partecipare al think tank globale e contribuire ai possibili mondi di domani

Anche quest’anno, il 1 marzo si celebrerà la giornata dei futuri, un’occasione per stimolare riflessioni e dibattito sul domani, scambiarsi informazioni preziose su scoperte, tecnologie, ragionare su punti di forza/criticità connessi, e soprattutto ipotizzare scenari futuri. 

L’appuntamento, giunto alla sua settima edizione, è organizzato da Millennium Project in collaborazione con  Association of Professional Futurists, Humanity+, Global Futures Literacy Network dell’UNESCO, World Academy of Art and Science e World Futures Studies Federation. 

Si tratta di una conversazione globale in diretta, della durata di 24 ore, dove chiunque può unirsi e partecipare collegandosi su ZOOM al link  https://zoom.us/j/9795262723. 

La conversazione farà il giro del mondo: partirà dalla Nuova Zelanda alle 12.00 ora locale (mezzanotte ora italiana) e i partecipanti potranno unirsi e lasciare la conversazione in qualsiasi momento durante le 24 ore, anche se gli organizzatori suggeriscono di collegarsi quando sono le ore 12.00 nel loro Paese. 

In ogni Paese ci saranno facilitatori che agevoleranno la discussione. In particolare per l’orario dell’Europea Centrale, e quindi anche per l’Italia, la sessione di mezzogiorno sarà facilitata da Mara Di Berardo, co-chair del nodo italiano del Millennium Project.  

Supporter dell’iniziativa per l’Italia è anche l’Italian Institute for the Future, primo istituto in Italia dedicato agli studi sul futuro.i 

Nelle passate edizioni gli argomenti affrontati hanno spaziato dall’Intelligenza Artificiale ai cambiamenti climatici, dallo sviluppo di nuove forme future di democrazia al contrasto alla guerra dell’informazione, ipotizzando soluzioni per problemi complessi come la garanzia dell’acqua ed energia sicure o combattere una criminalità organizzata transnazionale sempre più tecnologica. 

E’ possibile proporre temi da discutere usando l’hashtag #worldfutureday sui social. 

La cosa più interessante nel partecipare a questa maratona, oltre allo scambio di buone prassi ed informazioni, è che un cittadino comune può parlare e scambiare opinioni con opinion leader, scienziati, ricercatori nazionali ed internazionali, offrendo il proprio punto di vista e creandosi una rete relazionale/amicale sulla base di comuni interessi. 

Esiste anche una rete di studenti – a livello internazionale - che, anche per iniziative didattiche vere e proprie, parteciperà all’evento sia collegandosi alla diretta che proponendo laboratori e focus dedicati ad immaginare il futuro. Per l’Italia è coinvolto l’Istituto De Amicis di Milano, attraverso ImpactScool. 

Quindi come invita a fare Jerome Glenn, CEO del Millennium Project, “vieni online e unisciti alla conversazione con altri che lavorano per costruire un futuro migliore”.

 

Approfondimenti:  

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