“Le vie di Dante tra Romagna e Toscana”

Partecipazione e turismo sostenibile

Si è concluso con la firma di un protocollo il lungo percorso di coordinamento tra la Regione Emilia-Romagna e la Regione Toscana, finalizzato ad offrire un nuovo modello di turismo partecipato e sostenibile. 

Ben 36 i Comuni aderenti all’accordo che si impegnano a collaborare per costituire un sistema turistico di prodotto interregionale dedicato agli itinerari culturali e naturali ispirati alla figura, alle opere, ai viaggi di Dante Alighieri, tra Ravenna, Firenze e Arezzo, lungo le valli appenniniche del Bidente, del Lamone, del Montone, del Rabbi, del Tramazzo, della Sieve, lungo le vallate del Mugello e del Casentino, lungo il Valdarno superiore, sui rilievi dell’Appennino Tosco-Romagnolo e del Pratomagno solcati da tali valli, lungo la ferrovia Faentina.   

Il progetto, che valorizza il percorso nato nel 2017 attraverso il supporto APT Servizi Regione Emilia Romagna e Toscana Promozione Turistica, aveva visto un primo nucleo di 7 comuni uniti dall’intento di realizzare una proposta turistica all’insegna di ritmi slow tra cultura e natura. 

Durante questi anni, attraverso un lavoro di collaborazione tra istituzioni, associazionismo e realtà locali, gruppi di cittadini, il progetto è cresciuto, dando vita ad eventi ed iniziative sempre più ricche e partecipate, caratterizzate dalla capacità di interazione e dall’attenzione del patrimonio artistico e paesaggistico.  

Un modello di dialogo e collaborazione che le rispettive Regioni hanno voluto ulteriormente valorizzare nell’occasione del settecentesimo anniversario della morte di Dante, che cadrà nel 2021, e coerentemente al Piano strategico nazionale di sviluppo del turismo 2017-2022 che prevede il sostegno alla creazione di nuove destinazioni e nuovi prodotti di valenza strategica basati sulla fruizione integrata delle risorse, sulla cooperazione territoriale e sulla qualità dell’informazione.  

La proposta turistica che ricerca esperienze qualificate e diverse da quelle tradizionali del turismo di massa, si è contraddistinta proponendo percorsi da fare a piedi, in bici, a cavallo o, in alternativa, integrati con il treno sui binari della Faentina, ed arricchendola con appuntamenti culturali ed enograstronomici, alla riscoperta delle tradizioni territoriali.  

La firma del protocollo, come sottolineato dagli amministratori coinvolti, è un punto di partenza per un programma sempre più organico di collaborazione tra gli enti sottoscrittori e attraverso il coinvolgimento di organizzazioni associative ed imprenditoriali private, enti e singoli cittadini del territorio per ampliare e rafforzare la rete integrata e organizzata di soggetti-partner capaci di collaborare tra loro per realizzare un sistema turistico integrato che promuova la più ampia partecipazione della cittadinanza. 

 

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