Bando Partecipazione 2020, l’Accordo formale

Un elemento di premialità

L’accordo formale è previsto dalla Lr 15/2018 e dunque anche dal Bando. La presenza di un accordo formale è “premiata” con l’attribuzione di un punteggio perché si presume che l’accordo attribuisca al progetto una maggiore affidabilità, poiché gli attori chiave del progetto hanno già svolto una parte della fase di condivisione del percorso ed hanno chiarito i ruoli e le tappe. 

L’accordo non è obbligatorio ma eventuale, deve essere sottoscritto dal soggetto proponente e, se non coincide, dall'ente responsabile della decisione, e poi può essere sottoscritto dai “principali attori territoriali organizzati”.

Questi attori del territorio possono essere: le associazioni civiche, culturali, ambientaliste, imprenditoriali, sindacali, di categoria attive nel territorio e potenzialmente interessate all'oggetto del progetto, comitati di cittadini, istituti di partecipazione degli enti locali, come i comitati di quartiere, ma anche le imprese, i titolari di beni immobili, sempre ovviamente se potenzialmente interessati alla questione oggetto del percorso partecipativo. Anche le amministrazioni pubbliche possono firmare l’accordo formale.

Con l’accordo formale i soggetti sottoscrittori individuano insieme i ruoli, le attività, le linee di intervento connesse allo svolgimento del processo. 

L'accordo formale è UNICO tra i soggetti non un accordo "uno a uno" ma un accordo tra "molti", quindi è auspicabile che i soggetti sottoscrivano anche materialmente lo stesso accordo.

Il Bando Partecipazione 2020 ha inserito la presenza dell’Accordo formale tra gli elementi di premialità indicando un punteggio per il progetto da 1 a 3 punti.

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ultima modifica 2020-12-04T17:11:50+01:00
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