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Contro calo demografico e spopolamento di tanti borghi d’Italia arriva Daimon e la “restanza”

Da anni, inesorabilmente, la migrazione nel nostro Paese, vede la crescita costante di un flusso a senso unico che sposta le persone, e soprattutto i giovani, dal Sud al Nord d’Italia.

Un grave fenomeno che, anche per effetto del calo demografico, sta comportando lo spopolamento e l’impoverimento di tantissimi paesini del meridione, destinati presto a diventare borghi fantasma.

Da questo sconfortante fenomeno è nato il concetto di “restanza”, coniato da un antropologo calabrese, Vito Teti, il cui senso è quello resistere e valorizzare questi luoghi che rischiano di scomparire, attraverso la ricostruzione di relazioni e della comunità.

Attraverso l’ideazione di un progetto speciale “Daimon: A scuola per restare”, partito lo scorso gennaio, chiunque può imparare a guardare il proprio paese con occhi nuovi, apprenderne la storia delle usanze e delle tradizioni attraverso testimonianze dirette, riscoprirne spazi, organizzare eventi, luoghi di accoglienza, passeggiate.

Di questa esperienza ce ne parla la Redazione di Labsus, raccontandoci meglio le azioni messe in campo e le prime iniziative. Vai all’articolo integrale

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