Bologna, Piano Urbanistico Generale

Inizia il percorso verso l'adozione del nuovo strumento di pianificazione della città

Tutto pronto per il percorso partecipativo che il Comune di Bologna ha predisposto a supporto della elaborazione ed approvazione definitiva del il Piano Urbanistico Generale (PUG). 

Il percorso, partito nel 2018 con la costituzione del gruppo di lavoro intersettoriale nell’Amministrazione, in collaborazione con esperti e in sinergia con la Città metropolitana, forze sociali e stakeholder, ha portato alla predisposizione di una prima stesura del piano, poi sottoposta ad assemblee aperte a tutta la cittadinanza, focus group e percorsi guidati nei diversi quartieri. E’ seguito quindi un questionario online diviso in sezioni tematiche, che ha permesso un’ampia interlocuzione con tutti i cittadini, e l’elaborazione di un nuovo testo, ora adottato dalla Giunta. 

Il PUG, nella nuova versione, sarà quindi nuovamente sottoposto ad illustrazione e aperto ad ulteriori osservazioni e contributi. 

Per due mesi da marzo a maggio 2020, l’amministrazione comunale, in collaborazione con la Fondazione di Innovazione Urbana, organizzerà incontri pubblici e infopoint per i cittadini e contatti dedicati per i tecnici. 

Tutte le osservazioni e i cambiamenti/integrazioni suggerite, saranno esaminate dalla Giunta tra giugno e luglio 2020 e, dopo un primo vaglio seguirà discussione ed approvazione in Consiglio comunale. 

L’iter prevede quindi l’invio del Piano al Comitato Urbanistico per l’espressione di parere, per tornare tra ottobre e novembre 2020 in Consiglio comunale per l’approvazione definitiva e l’adozione che avverrà entro la fine dell'anno. 

I documenti che compongono il Piano Urbanistico Generale saranno presto consultabili su Iperbole mentre è già disponibile una prima presentazione. 

Nel merito va specificato che il Piano Urbanistico Generale unifica in sé i tre strumenti urbanistici che sono oggi in vigore – Piano Strutturale Comunale, Regolamento Urbanistico Edilizio e Piani Operativi Comunali – e li conforma ai nuovi contenuti stabiliti dalla Regione Emilia-Romagna “Disciplina regionale sulla tutela e l’uso del territorio” (legge 24/2017). 

Attraverso il PUG verranno quindi impostate le linee strategiche fondamentali per le grandi e piccole trasformazioni che attraverseranno Bologna, da qui ai prossimi decenni, tenendo conto che gli obiettivi generali assunti sono quelli della sostenibilità, previsti dall'Agenda per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e dall'Agenda Urbana europea. 

Si tratta quindi di un cambiamento sostanziale e di un passaggio tra due diversi modelli di governo del territorio. Il Piano Urbanistico Generale assunto rappresenta la sintesi di un percorso che prende atto che l’espansione è finita e occorre lavorare rigenerando la città esistente e la comunità urbana che la abita. Vanno quindi assunti come principali punti di vista la necessità di una sempre maggiore resilienza ambientale, l’opportunità di sostenere l’attrattività della città e l’offerta qualificata di lavoro, il bisogno di garantire abitabilità e inclusione. 

Il testo, in particolare, prevede tre macro obiettivi: 

  1. resilienza e ambiente 
  1. abitabilità e inclusione 
  1. attrattività e lavoro 

Ciascuno dei tre obiettivi definisce quattro strategie alla scala urbana che introducono importanti novità in una strategia di pianificazione.  
Nello specifico le strategie relative alla Resilienza e ambiente” si occupano di assicurare salute e benessere a chi abita la città oggi e a chi la abiterà domani, minimizzando i rischi del cambiamento climatico e sostenendo la transizione energetica e l’economia circolare.  
Le strategie per “Abitabilità e inclusione” intendono sostenere la crescita demografica offrendo abitazioni e servizi di qualità cui possano accedere famiglie, giovani e studenti. 
Le strategie per “Attrattività e lavoro” vogliono rafforzare le infrastrutture sopra e sottosuolo per sostenere l’innovazione e la crescita economica. 

Le strategie individuate si declinano nel territorio attraverso 24 progetti ("Strategie locali"), che coprono tutta la città e descrivono le prospettive di rigenerazione urbana conseguibili attraverso la riqualificazione di spazi ed edifici pubblici, il miglioramento delle connessioni pedonali e ciclabili, l'incremento del verde e della eco-rete urbana. Le strategie locali sono state disegnate anche riprendendo le informazioni e i bisogni emersi nei percorsi partecipativi attivati nei Laboratori di quartiere e con il Bilancio partecipativo. 

Approfondimenti: 

 

 

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