Casentino Telling: dal racconto del territorio verso nuove strategie gestionali

Un processo partecipativo per rilanciare l’EcoMuseo

L’EcoMuseo Casentino, grazie ai contributi previsti dalla Regione Toscana (Legge Regionale  Partecipazione n. 46/2013), ha avviato un percorso partecipativo finalizzato a sviluppare le proprie attività di valorizzazione del patrimonio locale attraverso una governance sempre più inclusiva e condivisa tra istituzioni, associazionismo e cittadini. 

Dalla sua nascita, negli anni ’90 a tutt’oggi, l'EcoMuseo, progetto promosso e coordinato dall'Unione dei Comuni Montani del Casentino, si è articolato in una rete di spazi espositivi, testimonianze ed esperienze culturali diffuse nella valle a stretto contatto con le comunità locali, facendo proprio del volontariato, e della partecipazione attiva degli abitanti, un fattore imprescindibile. 

Sono parte della lunga ed intensa storia dell’EcoMuseo, infatti, non solo la tutela e la salvaguardia del patrimonio territoriale nelle sue componenti ambientali, storico-culturali, produttive ed etnografiche, ma anche progetti didattici, mostre, eventi, raccolta di testimonianze, costruzione di una rete di antenne (ovvero musei, botteghe, centri di documentazione), ripristino di antichi sentieri e ciclovie, e altre azioni che non avrebbero potuto trovare piena declinazione se non attraverso un forte protagonismo di chi vive e opera nel territorio. 

Con il nuovo progetto “Casentino Telling. Dall’ascolto del territorio verso nuove strategie gestionali”, l’EcoMuseo si è prefisso fare un ulteriore salto di qualità, partendo da una analisi dei punti di forza e di criticità delle esperienze fin qui realizzate, per arrivare a definire gli obiettivi strategici per il futuro, in una logica che veda l’Ecomuseo sempre più aggregatore sociale (community building), nonché elemento promotore e qualificante nei processi di sviluppo territoriale, in un’ottica di rispetto e sostenibilità ambientale. 

L’ambizioso progetto ha visto, tra luglio ed ottobre, una prima fase di co-progettazione rivolta principalmente a volontari ed amministratori, che ha prodotto un primo report ed individuato sette temi strategici. 

Lo scorso 7 dicembre 2019, questo primo documento è stato frutto di una giornata di confronto, aperta ad amministratori, associazioni, operatori economici, studiosi, scuole e giovani dell’Unione Comunale, dove non solo si sono scambiate idee e buone prassi, ma attraverso lavori di gruppo tematici, si sono ulteriormente approfondite le eventuali azioni da mettere in campo, su tre linee di intervento: 

  • tema 1 - Percorsi e iniziative per un turismo esperienziale all’insegna del patrimonio culturale del territorio; 
  • tema 2 - Trasmettere il territorio. Offerta didattico educativa, memoria e patrimonio immateriale;  
  • tema 3 - Paesaggio e territorio. Pianificazione, salvaguardia e gestione. 

Il lavoro comune ha permesso di mettere a punto nuove strategie gestionali che hanno selezionato ed ottimizzino le azioni del Centro Servizi della Rete Ecomuseale, sia evitando il sovrapporsi o la duplicazione di attività, sia valutando le possibili sinergie partenariali con altre realtà importanti del territorio come la Banca della Memoria.  

Nei prossimi giorni, alla luce dei risultati del workshop e delle disponibilità pervenute, sarà predisposta la nuova programmazione degli eventi e delle attività per l’anno 2020, che verrà presentata a tutta la comunità per incoraggiare la partecipazione e la responsabilizzazione nei confronti dell’EcoMuseo. Mettendo così a punto nuove strategie gestionali che da un lato selezionino e ottimizzino le azioni del Centro Servizi della Rete Ecomuseale e dall’altro incoraggino la partecipazione e la responsabilizzazione nei confronti dell’EcoMuseo. 

 

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