E-Government Survey 2020

Le principali tendenze dell’e-participation nel documento delle Nazioni Unite

Come tutti gli anni, il Dipartimento per gli affari economici e sociali delle Nazioni Unite pubblica i risultati sullo stato dell’arte dell’e-government nel mondo. In testa alla classifica 2020 dei 193 Stati membri delle Nazioni Unite in termini di governo digitale troviamo Danimarca, Repubblica di Corea ed Estonia, seguite da Finlandia, Australia, Svezia, Regno Unito, Nuova Zelanda, Stati Uniti, Paesi Bassi, Singapore, Islanda, Norvegia e Giappone. Fra i paesi meno sviluppati del mondo, un grande passo in avanti nello sviluppo del governo digitale l’hanno avuto Bhutan, Bangladesh e Cambogia; Mauritius, Seychelles e Sudafrica sono fra i primi posti in Africacomplessivamente, il 65% degli Stati membri ha un elevato EGDI (E-Government Development Index), un parametro utilizzato per misurare la capacità delle istituzioni pubbliche nazionali di utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per fornire servizi pubblici. All’interno della classifica, l’Italia appartiene al gruppo di Paesi con EGDI molto elevato e si attesta al 37esimo posto. 

Nonostante persista un profondo dal divario digitale, l’edizione 2020 del documento delle Nazioni Unite promuove oltre il 22% dei Paesi ai livelli più alti di sviluppo dell’e-government.  

E-Government e Covid-19 - Nel rispondere all'attuale emergenza sanitaria, i governi hanno messo in atto nuovi strumenti, come portali informativi dedicati al Covid-19, hackathon, servizi elettronici per la fornitura di beni sanitari, appuntamenti medici virtuali, app di autodiagnosi. Molti paesi hanno implementato rapidamente app di tracciamento e per lavorare da casa. Le risposte più innovative in merito allo sviluppo di servizi di e-government dedicati al Coronavirus includono esempi di dashboard online in Canada e Australia per condividere informazioni e dati dati.   

In Cina, vengono utilizzati chatbot (software progettati per simulare una conversazione con un essere umano) per valutare il rischio di infezione dei pazienti. In Estonia è stata realizzata unapp che ha permesso alle amministrazioni locali di interagire direttamente con i cittadini, anche per condividere informazioni legate all’emergenza sanitaria, pubblicare foto e video e persino organizzare eventi virtuali. In Croazia è stato sviluppato un “dottore virtuale”, grazie all’uso dell’intelligenza artificiale, con il contributo di un team di epidemiologiSi tratta di un assistente medico digitale altamente efficace perché può elaborare migliaia di richieste al giorno, a fronte delle circa 50 gestite quotidianamente da un medico di base. 

E-participation - La partecipazione è una dimensione chiave della governance e uno dei pilastri dello sviluppo sostenibile, così come sottolineato peraltro dagli obiettivi dell’Agenda 2030. L’E-Government Survey 2020 ha valutato l’e-participation sulla base delle caratteristiche dei portali nazionali di e-government e altri siti web governativi, in base ai quali è stato calcolato l’EPI (E-Participation Index). Oltre 170 Paesi pubblicano informazioni nei sei settori considerati dall’analisi (salute, istruzione, lavoro, sociale, ambiente e giustizia). Molti governi oltre alle sole informazioni offrono in questi ambiti anche una serie di strumenti di e-participation attraverso piattaforme, sempre più diffuse, di tipo multifunzionale con forum, consultazioni e petizioni online, sondaggi, segnalazioni, feedback degli utenti. La moltiplicazione degli strumenti online non si traduce però automaticamente in una partecipazione più ampia. Anzi, in molti casi essa permane a livelli bassi. Al di là delle ragioni legate all'accesso alla tecnologia e alle competenze digitali, fra i principali motivi di questa tendenza troviamo la riluttanza delle istituzioni pubbliche a condividere le priorità della propria agenda politica ed a delegare ad altri il potere decisionale.  

Le otto nazioni ai primi posti in termini di e-participation sono: Estonia, Corea, USA, Giappone, Nuova Zelanda, Austria, Singapore, UK. Circa la metà dei 63 paesi nel gruppo con più alti livelli di EPI è in Europa (fra cui l’Italia), 17 in Asia e 11 nel Continente Americano; in Oceania, solo la Nuova Zelanda e l'Australia rientrano in questa categoria; mentre l’unico Paese africano è il Sudafrica.  

Come notato nelle precedenti edizioni dell’E-Government Surveyle iniziative di successo di e-participation comprendono una combinazione di attività online e offlineIn particolare, nei settori quali l’e-rulmaking (la partecipazione elettronica nell’adozione di atti normativi), la valutazione d’impatto ambientale, le azioni da intraprendere per contrastare i cambiamenti climatici e il bilancio partecipativo. La promozione di tali processi avviene alternando incontri in presenza ed online, e come fattore chiave del loro successo c’è l’istituzionalizzazione dell’e-participation all’interno di processi organizzativi. 

Consulta l'E-Government Survey 2020 (report completo)

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ultima modifica 2020-08-04T15:15:32+02:00
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