L’Amministrazione condivisa è parte integrante della Costituzione italiana

Con la sentenza n. 131 del 2020 la Corte costituzionale ha riconosciuto piena dignità alla co-progettazione delle pubbliche amministrazioni, di Fabio Giglioni

“La co-progettazione con gli Enti del terzo settore (d’ora in poi, ETS) è la soluzione ordinaria con cui dare vita ai rapporti di collaborazione delle pubbliche amministrazioni. 

Questo il sunto della storica sentenza n. 131 del 2020, emessa dalla Corte Costituzionale, a seguito di una vertenza nata dall’impugnazione di una legge della Regione Umbria. 

L’Ente aveva ritenuto giusto includere le cooperative di comunità tra le società cooperative, e lo Stato ha contestato la legge ritenendo che tale decisione fosse una ingerenza della sua competenza esclusiva, per quanto attiene alla determinazione delle regole afferenti l’ordinamento civile.  

Nel respingere il ricorso la Corte Costituzionale ha ampiamento motivato la propria sentenza, offrendo una riflessione che chiama in causa i principi su cui si base la nuova cultura amministrativa: sussidiarietà orizzontale, cittadinanza attiva, collaborazione, co-progettazione. 

Nell’articolo predisposto da Fabio Giglioni per Labsus, che vi proponiamo quale commento della sentenza, oltre al richiamo dei passaggi più significativi del disposto, si evidenzia in parallelo anche la nuova vision che il provvedimento delinea. 

Passo dopo passo, smantellando assunti come quello che “solo l’azione del sistema pubblico è intrinsecamente idonea allo svolgimento di attività di interesse generale”, la giurisprudenza offre così una piena legittimità alla società civile e al concetto di democrazia partecipata, verso la costruzione di una nuova amministrazione condivisa. 

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