Progetto Prisma: Piano Regionale Integrato per una Sicilia Multiculturale ed Accogliente
Sebbene i flussi di migranti in questi ultimi due anni abbiano fatto registrare un abbassamento di arrivi, la Sicilia, per la sua posizione geografica, resta uno dei primi approdi per migliaia di persone che scappano da Paesi dell’area Mediterranea, a causa di guerre e miserie.
I numeri importanti che hanno visto molte città siciliane in prima linea sul tema, con conseguenti problemi legati ai temi accoglienza, inclusione/esclusione, accesso ai servizi, ecc…, hanno fatto nascere l’esigenza di un progetto più articolato per declinare il tema e farne una opportunità di crescita.
È nato così il Progetto Fami 2014-2020, denominato “PRISMA” (Piano Regionale Integrato per una Sicilia Multiculturale ed Accogliente), di cui la Regione Sicilia è partner capofila dell’ATS aggiudicataria.
Presentato lo scorso 17 gennaio 2020 a Messina, il progetto coinvolgerà anche le citta di Palermo, Catania e Trapani, prevedendo l’adozione di protocolli e Piani di Azione Locali, volti a favorire l’inclusione delle persone provenienti da Paesi Terzi, attraverso il coinvolgimento delle reti degli stakeholder pubblici e privati del territorio sul tema della migrazione e soprattutto puntando sulla partecipazione attiva degli stessi cittadini migranti a cui è dedicata una azione specifica di intervento.
Nel merito la struttura complessiva del piano di intervento regionale, multilivello e multistakeholder,
si articola su 4 linee di azione che rispondono agli obiettivi nazionali e ai fabbisogni territoriali:
- qualificazione del sistema scolastico;
- promozione dell’accesso ai servizi per l’integrazione;
- servizi di informazione qualificata attraverso canali regionali e territoriali di comunicazione;
- promozione della partecipazione attiva dei migranti.
Il piano concluderà le presentazioni territoriali mercoledì 12 febbraio 2020 ore 14.30 a Palermo, con un convegno dal titolo “Immigrazione. Percorsi, prospettive e nuovi scenari in Sicilia”.
Nel frattempo sono già iniziati gli incontri a livello locale, volti a costituire laboratori tematici, finalizzati alla redazione dei Piani di Azione Locale. In particolare a Catania, il 31 gennaio scorso, ha preso avvio il primo incontro di capacity building rivolto ad operatori dei servizi pubblici e privati per l’integrazione dei cittadini dei Paesi terzi.
Nelle attività in programmazione saranno altresì previste campagne comunicative volte a vincere paure e pregiudizi, dando un ruolo attivo alle comunità di cittadini stranieri presenti sul territorio, affinché possano essere protagoniste di un dialogo interculturale, improntato al rispetto delle diversità e volto a contrastare le discriminazioni.
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