Ritorno alla Mobilità
Il futuro della mobilità dopo l’emergenza Covid-19 offre spunti di riflessione per successive strategie in linea con le nuove esigenze di spostamento.
Tanti gli interrogativi rispetto ad uno scenario in divenire che porterà inevitabilmente a nuove forme di mobilità tenendo conto della sicurezza e della sostenibilità ambientale.
Ad oggi, non è possibile prevedere se al termine della fase emergenziale, proseguiranno le forme di lavoro da casa (smartworking), se diminuirà l’uso del trasporto pubblico o se si opterà per l’auto, la bicicletta o altri mezzi.
Incerto anche il futuro dei servizi innovativi come il bike e car sharing e della mobilità elettrica (bici, auto, ecc.) che rappresentano ottime alternative in termini di sostenibilità.
Diventa dunque necessaria una fase di indagine e valutazione di quelle che sono le abitudini e le opinioni di coloro che tutti i giorni si spostano sia per lavoro sia per altre ragioni, motivo per cui un gruppo di società e di associazioni del settore dei trasporti e della mobilità hanno deciso di lanciare un sondaggio pubblico.
Poche semplici domande per capire come le persone si muovevano prima del coronavirus, come hanno deciso di farlo durante l’emergenza e come pensano in futuro di cambiare le proprie abitudini per gli spostamenti. L’iniziativa è stata presa da TRT Trasporti e Territorio e condivisa con Kyoto Club, Legambiente, Ambiente Italia, Bikenomist, Fit Consulting, ISFORT (Istituto superiore di formazione e ricerca per i trasporti), ITL (Istituto trasporti e logistica) e Polinomia. È sostenuta dai media partner attivi sui temi della mobilità, delle politiche pubbliche e dell’innovazione (Ferpress, Eco delle Città, e-gazzette, Mobility Magazine e Sbilanciamoci) e ha avuto il patrocinio dei Comuni di Prato e Ravenna.
Approfondimenti
> Notizia di Itl - Istituto sui trasporti e la logistica
> La news - Portale Regione Emilia-Romagna