Salus Space: Innovazione Urbana a Bologna

Una indagine sulla conoscenza del progetto e il bando per l’assegnazione di alloggi in convivenza condivisa

Ultime settimane prima dell’inaugurazione di Salus Space, un nuovo centro multifunzionale nato da un’idea di rigenerazione urbana  del Comune di Bologna, finalizzato alla sperimentazione di uno spazio di convivenza collaborativa, in cui la inclusione sociale di migranti e rifugiati si possa coniugare con una visione di welfare interculturale e di cittadinanza attiva in grado di superare la logica assistenziale per categoria e riscoprire i valori fondanti della comunità. 

L’evento, previsto per il 29 gennaio 2021, dopo un percorso partecipato durato oltre 3 anni, è stato purtroppo ritardato dall’emergenza pandemica causata dal covid.  

Partito infatti nel 2016, dopo aver vinto il primo bando europeo del Programma U.I.A. (Urban Innovative Actions), il progetto prevedeva la rigenerazione urbana di un’area degradata dove un tempo sorgeva una clinica privata denominata Villa Salus e dove il Comune, in partnerariato con altri 16 soggetti e stakeholder locali, ha oggi creato abitazioni, laboratori artistici e artigianali, un teatro, un centro studi con postazioni di coworking, alcuni orti, un punto ristoro, spazi destinati ad attività è ludiche e imprenditorialipuntando sulla sostenibilità economica dell’idea progettuale e della gestione pubblica-privata, ed il ruolo attivo degli abitanti del territorio.  

Proprio in questi giorni, sono partite due tappe fondamentali del percorso:  

  • un questionario online (aperto fino al 22 dicembre 2020riservato agli abitanti/frequentatori del Quartiere Savena e finalizzato a rilevarne il grado di conoscenza del progetto ed a raccoglierne le prime impressioni; 
  • la pubblicazione del bando per le candidature all’assegnazione di 12 alloggi, da destinarsi a migranti e rifugiati, persone singole e nuclei familiari, studenti, lavoratori, in una ottica di un primo nucleo di abitanti a composizione mista per età, origini e status sociale. ai candidati. Dopo la domanda di manifestazione di interesse da inviare entro il 7 gennaio 2021 allegati compresi, attraverso un colloquio motivazionale, sarà verificata l’effettiva disponibilità dei candidati all’adesione dei valori del progetto (indicati nei testi base della Carta dei Valori e del Regolamento di comunità) e a divenire parte attiva di una vera e propria comunità collaborativa. 

La sperimentazione durerà per 24 mesi, sviluppando altresì eventi e forme di socializzazione volte a coinvolgere gli abitanti e i cittadini. In particolare, nella stessa area è previsto un progetto innovativo di agricoltura urbana, un concorso di idee dedicato agli studenti dell’Università di Bologna finanziato dai fondi del progetto europeo FoodE.  

 

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