Una rivoluzione nel rapporto tra pubblica amministrazione e Terzo settore
Nel luglio scorso vi avevamo già segnalato un bell’articolo di Labsus, che commentava la sentenza della Corte Costituzionale n. 131 del 2020, facendoci altresì intravedere un nuovo scenario nei rapporti tra pubblica amministrazione e società civile, in particolare con lo scardinamento dell’assunto che “solo l’azione del sistema pubblico è intrinsecamente idonea allo svolgimento di attività di interesse generale” ed aprendo così ad una piena legittimità alla società civile e al concetto di democrazia partecipata, verso la costruzione di una nuova amministrazione condivisa.
L’importanza della sentenza e delle conseguenze applicative è stata oggetto di un vasto dibattito tra esperti del settore e, nel settembre scorso, tema centrale di un volume “I rapporti tra pubbliche amministrazioni ed enti del terzo settore. Dopo la sentenza della Corte Costituzionale n. 131 del 2020“.
La pubblicazione, primo Quaderno di Terzjus – Osservatorio di diritto del Terzo Settore, della filantropia e dell’impresa sociale, associazione impegnata nell’approfondimento giuridico delle diverse applicazioni del principio di sussidiarietà orizzontale, la cui costituzione, nel dicembre del 2019, si pone nel solco delle iniziative di riflessione scientifico-culturale stimolate dalla riforma del Terzo settore.
L’opera, a cura di Antonio Fici, Luciano Gallo e Fabio Giglioni, è stata oggetto di una approfondita recensione di Eugenio Fidelbo, che ne illustra temi, approccio metodologico, chiavi di lettura e spunti di riflessione.
A nostra volta ve ne proponiamo la lettura.