“Fuori, il Festival diffuso della Regione Emilia-Romagna”
E’ stato presentato il 29 luglio ultimo scorso, la prima edizione di “Fuori, il Festival diffuso della Regione Emilia-Romagna” una super rassegna con tre mesi di eventi, promossa dalla Regione Emilia-Romagna ed organizzata dalla rete di Comuni, Associazioni, Pro loco ed enti locali e territoriali.
Si tratta di un progetto pilota, partito dal basso, che riunisce in un unico palinsesto tanti eventi culturali e produzioni originali accomunate dalla caratteristica di essere programmate fuori dai centri urbani e in contesti di assoluto pregio paesaggistico-naturalistico della regione.
L’intento è quello di abbinare la riscoperta dei luoghi apparentemente “minori” valorizzando l’accostamento di arte, territorio, natura e gastronomia e favorendo un turismo escursionistico e sostenibile, costituito di piccoli numeri per volta e, appunto, diffuso in molti luoghi.
Dal 29 luglio al 31 ottobre quindi: boschi, laghi, luoghi d’arte, crinali, argini, monasteri, cammini e mulini dell’Emilia-Romagna faranno da palcoscenico a decine di spettacoli, concerti e passeggiate intrecciati ad arte ricomprendendo alcune rassegne che in questi anni si sono consolidate sul territorio, quali: Appennino Festival, Macinare Cultura, Recondite armonie… Musica in grotta, Nastagio degli Onesti – Il trittico, Dante Trail, Plautus Festival, Lagolandia e Crinali, e rilanciando ulteriormente.
Le località interessate sono oltre 200 per circa 700 eventi con il coinvolgimento di 1700 artisti.
In particolare, l’iniziativa non coinvolge solo le realtà artistico-culturali (bande, cori, organi, orchestre giovanili, eccetera) ma punta ad allargare la rete collaborativa territoriale, comprendendo operatori turistici locali, anche per garantire un’offerta di accoglienza nuova ed adeguata, e realtà produttive (associazioni locali, Parchi, Consorzi).
La kermesse, infatti, va al di là della semplice promozione di eventi ambientati in spazi particolari, ma ha il più ambizioso obiettivo di generare “momenti”: momenti di incontro fra le persone e la bellezza di un territorio, per allenare la capacità di ascolto e lentezza attraverso dialoghi profondi tra musica e ambiente e un’immersione nella storia della Regione con i percorsi dedicati ai luoghi della memoria, all’arte degli Etruschi, alle tradizioni popolari e contadine e infine alla scoperta della modernità.
Infine ricordiamo che "Fuori" è parte di una strategia più complessiva, perpetrata dalla Regione Emilia-Romagna, per qualificare il nostro Appennino e i suoi parchi naturali.
La valorizzazione culturale e paesaggistica, è un ulteriore passo per incrementare le attività già intraprese di contrastato allo spopolamento e al rafforzamento delle comunità locali, che comprendono: aiuti alle giovani coppie che vi si insediano, il superamento del digital divide, la sistemazione idro-geologica, la forestazione, il potenziamento dei servizi socio-sanitari.
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