Ambiente, conclusa la prima edizione della Scuola ASviS sul benessere e il futuro dei territori

Lezioni frontali, dibattiti, esercizi di futuro nel percorso di alta formazione per la progettazione di politiche territoriali sostenibili

Si è chiusa martedì 7 settembre la terza e ultima fase della Scuola per il benessere e il futuro dei territori, la proposta formativa organizzata dall’ASviS in collaborazione con la Fondazione Enel e la Rete delle università per lo sviluppo sostenibile (Rus), e con la partecipazione delle Regioni, dell’Associazione nazionale comuni italiani (Anci), dell’Unione delle province d’Italia (Upi) e dell’Associazione autonomie locali italiane (Ali). 

I due percorsi formativi, inizialmente affrontati in modo congiunto, si sono poi diversificati in quanto la Regione Emilia-Romagna - supportata da Mediamo e con il contributo di Fondazione Servizi iniziative e attività sociali (Sias) – si è focalizzata prevalentemente sulle questioni ambientali, mentre la Regione Liguria sulle questioni sociali.

La prima giornata in Emilia-Romagna, dopo  i saluti istituzionali e un intervento di Paola Gazzolo, del Gabinetto del presidente della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, si è concentrata su un primo laboratorio sugli strumenti di co-progettazione e la creazione di un Living Lab urbano, tenuto da docenti del Politecnico di Milano (ateneo appartenente alla Rus);  a seguire Walter Vitali, esperto di politiche urbane dell’ASviS, ha condotto un laboratorio sul sistema multi-livello, a cui hanno preso parte alcuni amministratori locali regionali con un proprio intervento.
Il laboratorio conclusivo è stato dedicato agli indicatori.

La seconda giornata si è articolata in una serie di webinar di approfondimenti tematici. Tra questi, un modulo è stato dedicato proprio al rapporto tra Agenda 2030 e territori, ovvero all’applicazione del piano d’azione globale a livello locale come fattore di trasformazione dei sistemi socioeconomici, mentre un altro modulo si è concentrato sull’analisi di contesto e le tecniche di misurazione dello sviluppo sostenibile con un’introduzione agli studi di futuro, strumenti di analisi prospettica e di misurazione dell’avanzamento dell’Italia e dei territori, attraverso indicatori ad hoc, rispetto agli Obiettivi Onu, ma anche con la presentazione di casi studio territoriali. Il focus finale è stato invece dedicato alla condivisione delle buone pratiche di sostenibilità, con momenti di riflessione sull’attualità e sulla crisi scaturita nel 2020, negli ambiti della parità di genere, lotta a povertà e disuguaglianze; capitale umano, salute ed educazione; economia circolare, innovazione e lavoro; capitale naturale e qualità dell’ambiente; città, infrastrutture e servizi; crisi climatica e transizione energetica.

Un approccio prevalentemente laboratoriale ha caratterizzato la fase conclusiva della Scuola, con il fine di favorire la partecipazione interattiva e identificare buone pratiche relative ad alcune particolari tematiche sociali o ambientali maggiormente significative per i territori.

Avviati in remoto il 2 settembre con un webinar tenuto della Fondazione Enel sulla transizione energetica, i laboratori sono proseguiti in presenza il 3 e il 4 settembre per l'Emilia-Romagna nella sede del Palazzo della Regione a Bologna dove si è parlato di partecipazione con l’intervento di Sabrina Franceschini – Area Partecipazione, Regione Emilia-Romagna; ed il 7 settembre in Liguria, a Genova.

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ultima modifica 2021-09-21T12:55:43+02:00
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