Bergamo riparte dal “Bosco della Memoria”
Ad un anno esatto dall’inizio della pandemia, si è tenuta ieri a Bergamo la cerimonia di presentazione del Progetto il “Bosco della Memoria” un progetto di riqualificazione urbana e di forestazione in memoria delle vittime del COVID, promossa dal Comune di Bergamo e dall’Associazione Comuni Virtuosi, all’interno di un progetto più ampio Il Bosco del Tempo.
Nello specifico, l’idea di fondo è quella di riqualificare il "Parco della Trucca", adiacente all’ospedale simbolo della prima ondata della pandemia il “Papa Giovanni XXIII”, facendolo diventare un luogo vivo e altamente simbolico, capace di accogliere la memoria e al contempo costruire uno spazio di comunità, dove realizzare iniziative culturali, didattiche e ricreative, pensate per il mondo della scuola, ma anche per tutti i cittadini che vorranno far crescere il bosco.
Si perché il progetto, crescere grazie alla partecipazione di tutta la comunità.
Si è infatti avviata una campagna di crowdfunding, realizzata attraverso la piattaforma Produzioni dal Basso, dove ogni cittadino ha potuto, anche con piccole donazioni, sostenere il progetto o con il versamento di una quota, adottare un o più alberi da dedicare ad una persona, il cui nome sarà visibile in una apposita bacheca ad inizio parco.
La raccolta, ancora aperta per qualche giorno, ha già raggiunto il proprio obiettivo ma non mancano le idee per implementare il progetto, rispetto ai tanti suggerimenti pervenuti dai cittadini.
L’intervento, progettato dall’architetto Paola Cavallini e dall’agronomo Roberto Reggiani, prevede la piantumazione complessiva di circa 750 tra alberi e arbusti: 130 alberi da frutta, 70 da bosco, 90 piccoli alberi e gli arbusti. Verranno realizzati dei camminamenti interni alle isole alberate e alcune sedute, per consentire alle persone che faranno visita al bosco di potersi fermare in raccoglimento. Quegli stessi spazi saranno anche i naturali punti di riferimento per l’organizzazione di eventi e iniziative pensate per valorizzare il bosco, con particolare attenzione ai bambini e alle famiglie.
Uno spazio laboratoriale e multidisciplinare quindi, con attività già in programma, estremamente significative per sviluppare cittadinanza attiva e educazione alla sostenibilità. La vita del parco si intreccerà infatti, con le scuole del territorio, facendo di questo spazio un'aula didattica a cielo aperto, sia per fare lezione, che progetti di educazione ambientale, incontri tematici o eventi simbolici come: il coinvolgimento degli alunni in occasione della "Giornata degli alberi piantati", nella colorazione dei paletti di bambù, che faranno da supporto agli alberi, nelle lezioni che l'agronomo progettista del bosco, Roberto Reggiani, farà alle bambine e ai bambini sulla scelta di far nascere un bosco di frutti dimenticati (pruni, peri, meli, ciliegi), sull'importanza di piantare alberi per la qualità dell'aria nelle nostre città.
Approfondimenti